Archivio di Stato di Potenza e CONI Basilicata insieme per valorizzare la memoria sportiva lucana

La storia dello sport in Basilicata diventa patrimonio condiviso e risorsa culturale grazie al nuovo Protocollo d’Intesa siglato tra l’Archivio di Stato di Potenza e il CONI Comitato Regionale Basilicata.
L’accordo, della durata di tre anni, punta a tutelare, studiare e divulgare la documentazione storica legata alle attività sportive del territorio, rafforzando il legame tra memoria archivistica e identità sociale lucana.
Il Protocollo prevede una serie di azioni congiunte che spaziano dalla ricerca storica alla promozione culturale, includendo attività didattiche, mostre, seminari e percorsi formativi dedicati allo sport e ai suoi protagonisti. Particolare attenzione sarà riservata alla digitalizzazione dei documenti, passaggio fondamentale per garantire una più ampia fruizione del patrimonio e per conservarlo a beneficio delle future generazioni.
«Si tratta di un’intesa strategica che amplia le attività dell’Archivio di Stato di Potenza e rafforza il legame tra patrimonio archivistico e storia sociale del territorio», ha dichiarato il direttore Andrea Alberto Moramarco.
Lo sport, ha sottolineato, rappresenta da sempre un importante strumento di aggregazione e crescita civile, una funzione che in Basilicata si riflette in una tradizione sportiva radicata lungo tutto il Novecento, dalle prime società alle discipline storiche come calcio, atletica e ciclismo.
Soddisfazione anche da parte del CONI Basilicata. Il presidente Giovanni Salvia ha evidenziato come l’accordo consenta di «unire sport e cultura», promuovendo la memoria storica e i valori educativi dello sport attraverso il coinvolgimento dell’intero sistema sportivo regionale .
L’iniziativa si svilupperà senza oneri finanziari per il Ministero della Cultura, grazie alle risorse messe a disposizione dalle due istituzioni firmatarie. Le attività saranno coordinate da referenti tecnico-scientifici incaricati di garantire l’efficacia e la continuità del progetto.
Un passo significativo, dunque, per preservare e valorizzare la memoria sportiva lucana, trasformandola in uno strumento di conoscenza, educazione e identità collettiva per la comunità regionale .
