Meloni chiude Atreju, ‘il campo largo? Lo abbiamo riunito noi’

In un clima sempre più polarizzato, dove la campagna elettorale sembra non conoscere tregua, Giorgia Meloni ha affrontato il pubblico del suo partito, Fratelli d’Italia, in un lungo intervento, ribadendo la solidità del suo governo e le ragioni del successo del suo esecutivo.
La chiusura della manifestazione di Atreju, definita come la più partecipata di sempre, ha avuto il tono di una celebrazione, ma anche di una sfida aperta alla sinistra, accusata di dividersi e di non riuscire a fare i conti con la realtà.
In un discorso di circa un’ora, la presidente del Consiglio ha difeso l’operato del suo governo, rivendicando il recupero di “credibilità” non tanto nei confronti dei mercati finanziari, quanto invece dei “mercati locali”, quelli dei piccoli centri.
Con il solito sarcasmo che la contraddistingue, ha attaccato la “sinistra”, che a suo dire non ha saputo costruire un fronte coeso e che, anzi, è ormai priva di contenuti politici, a partire dalla segretaria del PD, Elly Schlein, la cui scelta di “fuggire” dalle sfide politiche le sarebbe costata caro.
Non manca una critica alla mancanza di una visione chiara della sinistra, che non riesce a dare risposte concrete.
Meloni ha quindi parlato della compattezza del centrodestra, anche se, in effetti, alcune fratture, soprattutto sul dossier Ucraina, sono ancora visibili.
Tuttavia, ha sottolineato che il governo italiano continuerà a sostenere l’Ucraina, anche se la questione non viene trattata con la stessa enfasi di altri temi.
La posizione italiana resta quella della deterrenza, con un ironico riferimento alla canzone pacifista di John Lennon, che secondo lei non basta a fermare il conflitto. La pace, a suo dire, “si fa con la deterrenza, non con le canzoni”.
Parlando di politica estera, Meloni ha ridotto gli interventi, concentrandosi invece su un tema che le sta molto a cuore: la sicurezza. In particolare, ha risposto alle preoccupazioni per un possibile disimpegno degli Stati Uniti, ricordando che “la sicurezza non è gratis” e ribadendo la necessità di una posizione più forte e indipendente dell’Europa.
Sul piano interno, il discorso si è concentrato sulle politiche identitarie, una tematica a lei molto cara. Ha ripreso il suo repertorio sui temi della lotta contro l’estremismo, della difesa dei “valori tradizionali” e dell’importanza di fermare il “lassismo” che caratterizzerebbe secondo lei la sinistra.
Non ha mancato di lanciare una frecciata al pacifismo di sinistra, ribadendo che la “pace non si fa con le canzoni” ma con azioni concrete e risolute.
Non potevano mancare riferimenti alle riforme, ma anche su questo fronte la Meloni ha mostrato il suo stile pragmatico, sottolineando che l’autonomia e la riforma del premierato sono ancora in fase di discussione, mentre la vera priorità è un governo che “duri fino alla fine della legislatura”, facendo riferimento anche al prossimo referendum sulla giustizia, un tema che le sta particolarmente a cuore.
Concludendo il suo intervento, Meloni ha invitato i suoi sostenitori a concentrarsi sui veri obiettivi e non sul “chiacchiericcio” che le opposizioni cercano di sollevare, accusando la sinistra di “giocarsi ogni carta possibile”, da iniziative come il riconoscimento della Palestina a proposte come l’abolizione del bollo auto.
Infine, la leader di Fratelli d’Italia ha chiesto ai suoi sostenitori di non dimenticare le origini del movimento e di continuare a portare avanti la propria missione, con una passione che non conosce freni, come una “scintilla” da far divampare in tutta Italia, fino a farla diventare un incendio inarrestabile.
La “Fiamma” che campeggia nel simbolo del suo partito è il segno di un’identità forte e incrollabile, che resterà salda e determinata.
In questo discorso, la Meloni ha scelto di non limitarsi a difendere le sue politiche ma di lanciare un attacco diretto e continuo alla sinistra, dipinta come una forza incapace di innovarsi e di affrontare i veri problemi del Paese, mentre il centrodestra, a suo dire, è ormai l’unico baluardo della coerenza e della solidità.
