Tortorelli: Una lotteria fiscale che pesa di più sui territori fragili
Serve una riforma equa e trasparente
Il nuovo studio del Servizio Stato Sociale, Politiche Fiscali e Previdenziali della UIL, diretto dal Segretario confederale Santo Biondo, conferma che il sistema fiscale immobiliare italiano continua a presentare forti disparità territoriali, anche tra i due capoluoghi lucani.
I dati in Basilicata
Per le seconde case (aliquota 11,4%):
- Matera: saldo 326 euro (costo annuale 653 euro)
- Potenza: saldo 303 euro (costo annuale 606 euro)
Per le abitazioni di lusso (A/1, A/8, A/9) – aliquota 6%:
- Matera: saldo 380 euro (costo annuale 760 euro)
- Potenza: saldo 279 euro (costo annuale 559 euro)
Pertinenze:
- Cantina: 32 euro a Potenza – 36 euro a Matera
- Box auto: 53 euro a Potenza – 33 euro a Matera
Le elaborazioni si basano sulle rendite catastali medie provinciali, rivalutate come previsto dalla normativa vigente, e sulle aliquote comunali pubblicate entro il 28 ottobre sul sito del Dipartimento delle Finanze.
“Lo studio – afferma il Segretario confederale UIL Santo Biondo – restituisce il quadro iniquo di una vera e propria lotteria fiscale alimentata da valori catastali obsoleti e da un mosaico di aliquote locali che generano ingiustizie. Serve una riforma del catasto a gettito complessivo invariato, con basi imponibili aggiornate, aliquote più eque e maggiore progressività”.
Biondo ribadisce la necessità di:
- mantenere intangibile l’esenzione sulla prima casa non di lusso;
- uniformare le detrazioni comunali;
- istituire un range nazionale di aliquote con obbligo di motivare ogni aumento;
- creare una banca dati integrata (catasto, anagrafe, utenze, locazioni) per contrastare evasione e irregolarità.
“La riforma del catasto – conclude – è il punto di partenza per un nuovo patto di fiducia tra Stato e cittadini”.
Tortorelli, sottolinea:
“La Basilicata vive condizioni economiche e demografiche particolari: redditi più bassi, un mercato immobiliare fermo e aree interne che si svuotano. In questo quadro, anche differenze di poche decine di euro pesano sulle famiglie. Non possiamo accettare una tassazione che non tiene conto delle fragilità dei territori e delle famiglie. E’ inoltre il recente Rapporto Caritas sulla povertà a confermarlo perché da noi si registra anche una “povertà abitativa” e condizioni di abitazioni fatiscenti e degradate specie per persone anziane”.
Tortorelli aggiunge:
“La differenza tra Potenza e Matera evidenziata dallo studio UIL conferma che servono criteri più uniformi e una riforma che accompagni la rigenerazione urbana. L’IMU deve incentivare il recupero dell’invenduto, il sostegno agli affitti a canone concordato e la vitalità dei piccoli comuni.”
E conclude:
“Come UIL Basilicata continueremo a chiedere un fisco equo, semplice e trasparente. Tassare bene significa anche proteggere chi vive nei territori più fragili.”
