POLITICA

Da Albanese a Landini, ad Atreju il ‘bullometro’ per la sinistra

Un pannello dedicato ai giudizi sulle “parole ostili attribuite alla sinistra”, accompagnato da voti ironici e da un pantheon di personaggi considerati interpreti dell’“egemonia dei valori”, capaci — secondo la narrazione proposta — di mettere coraggio, individualismo e libertà davanti alle convenzioni politiche: è una delle attrazioni presenti ad Atreju, la manifestazione di Fratelli d’Italia inaugurata oggi e in programma fino al 14 dicembre nei giardini di Castel Sant’Angelo, a Roma.

Lungo una parete di circa dieci metri compaiono diverse figure pubbliche. Tra queste, Maria Elena Boschi, alla quale vengono assegnati un 3 per “inventiva” e un 10 per “astio”, in relazione alla sua celebre frase: «C’è un posto speciale all’inferno per le donne che non aiutano le altre donne».

Sulla stessa lavagna figurano anche Francesca Albanese — alla quale vengono attribuiti voti 2 e 3 per il commento «Condanno l’aggressione alla Stampa ma sia un monito» — e poi Maurizio Landini, valutato con 1 in creatività e 10 in acrimonia per la dichiarazione «Giorgia Meloni è una cortigiana», accompagnata dall’accusa di aver fatto «sciopero dell’educazione».

Presenti inoltre le parole di Piergiorgio Odifreddi, giudicate con 2 e 10, tratte dalla frase: «Sparare a Martin Luther King e sparare a un rappresentante Maga non è la stessa cosa».

Fra gli stand di Azione Universitaria, Gioventù Nazionale e Comunità Incontro, insieme alla pista di pattinaggio, all’albero di Natale e alle casette che vendono presepi, prodotti artigianali e specialità gastronomiche, la rassegna ospita anche un secondo pannello dedicato al tema dell’“egemonia dei valori”.

Qui viene richiamata anche l’interpretazione gramsciana del concetto. In questa sorta di galleria simbolica figurano:
Guglielmo Marconi come rappresentante della supremazia della tecnica;
Gabriele D’Annunzio per la poesia;
Ettore Majorana per la ricerca scientifica;
Simone Veil come simbolo delle radici;
Edith Stein per l’amore;
Amedeo Guillet per lo spirito d’avventura;
Pier Paolo Pasolini per la tradizione;
Nicola Calipari per il senso del dovere;
Sammy Basso per il coraggio;
Charlie Kirk per il mondo delle idee.

 

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