Presidente Bardi: la cultura investimento per il futuro
Il presidente, a Matera agli Stati Generali della Cultura promossi dal Sole 24 Ore, in un intervento dal forte taglio programmatico ha delineato la visione della Regione che punta a trasformare il patrimonio storico e artistico in un vero e proprio motore di crescita economica e sociale.

“La cultura è passata dall’essere un fattore identitario a diventare un fattore competitivo”: lo ha detto oggi il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, intervenendo a Matera agli Stati Generali della Cultura, promossi da Il Sole 24 Ore.
In un intervento dal forte taglio programmatico, Bardi ha delineato la visione della Regione, che punta a trasformare il patrimonio storico e artistico in un vero e proprio motore di crescita economica e sociale.
Il Presidente ha posto l’accento sulla centralità di Matera in vista del 2026, anno in cui la città sarà Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo insieme a Tétouan (Marocco).
“Questo riconoscimento ci pone al centro di una rete di relazioni, scambi e visioni comuni”, ha affermato Bardi, sottolineando come la cultura sia il “linguaggio universale che unisce, rigenera e rende possibile uno sviluppo sostenibile e condiviso”.
Il presidente ha ribadito che “investire nella cultura significa investire nel futuro” e creare opportunità per i giovani, attirando energie e talenti.
Durante il suo intervento Bardi ha illustrato gli impegni finanziari concreti assunti dalla Giunta, inclusi gli importanti stanziamenti previsti nell’aggiornamento del Piano strategico regionale e nell’assestamento di bilancio per rafforzare l’infrastruttura culturale lucana.
Un esempio concreto è il salvataggio e la messa in sicurezza della Biblioteca Provinciale “Tommaso Stigliani” di Matera.
Un riferimento è stato fatto anche al progetto strategico “Fantastico Medioevo” (che sta interessando l’area del Vulture – Alto Bradano) “che sarà replicato – ha detto Bardi – per altri filoni tematici, come la valorizzazione della Magna Grecia sulla costa Jonica”.
Ampliando il raggio d’azione del suo intervento, il presidente ha snocciolato i dati che dimostrano la rilevanza economica del settore: l’Ecosistema produttivo culturale e creativo in Basilicata vale oltre 460 milioni di euro, con quasi 2.000 imprese e circa 8.400 addetti, incidendo per il 3,7% sul valore aggiunto totale della regione.
L’obiettivo è incrementare queste performance. In quest’ottica, Bardi ha citato la Zes Cultura (Zona economica speciale): “Rappresenta una scelta strategica per portare a Matera e nel resto della regione un vero e proprio centro di produzione culturale legato a tecnologie, servizi avanzati per il patrimonio e audiovisivo.
“La Basilicata – ha concluso Bardi – vuole essere una regione che produce cultura. Che la produce come valore economico, come impresa, come industria, riaffermando la vocazione della regione a essere un laboratorio di creatività e di dialogo”.
