CRONACA

Assemblea 2025 Confartigianato: Rosa Gentile, al centro il valore dell’intelligenza artigiana

L’ammodernamento della legge-quadro sull’artigianato, il valore sociale delle piccole imprese, il superamento degli ostacoli strutturali che frenano la competitività sono i temi centrali dellAssemblea 2025 di Confartigianato, che – sottolinea Rosa Gentile della delegazione Confartigianato Basilicata all’assemblea – si è svolta nel segno della partecipazione e della consapevolezza del ruolo strategico degli artigiani e delle micro e piccole imprese in una fase storica segnata da instabilità economica, tensioni internazionali e trasformazioni profonde del lavoro.

Il Presidente Marco Granelli ha svolto una relazione densa di analisi e proposte, rilanciando il percorso per l’ammodernamento della legge-quadro sull’artigianato.

Una riforma, afferma, che “racconta chi siamo oggi e chi vogliamo essere”, capace di unire tradizione e innovazione e di valorizzare la figura dell’imprenditore artigiano come soggetto creativo, tecnico, progettuale e non solo manuale.

Il presidente ha richiamato con forza l’articolo 45 della Costituzione e la necessità di trasformare il riconoscimento culturale dell’artigianato in un riconoscimento pienamente giuridico, in grado di accompagnare le imprese nelle nuove sfide della transizione digitale, green e organizzativa.

Il Presidente di Confartigianato ha analizzato la complessità del contesto globale, segnato da crisi energetica, rincaro delle materie prime, riorganizzazione delle catene di approvvigionamento e nuove barriere commerciali.

In Italia, osserva Granelli, persistono “ostacoli strutturali che frenano la competitività”, come burocrazia, difficoltà di accesso al credito e ritardi nella digitalizzazione. Emerge, tuttavia, una forte resilienza del tessuto produttivo: l’export cresce nei mercati più dinamici, le filiere locali restano vitali, il settore artigiano registra 20.000 imprese in più tra 2019 e 2024 nei comparti della doppia transizione.

Granelli ha rivendicato anche il valore sociale delle piccole imprese, presidio contro la desertificazione dei territori e leva di legalità, ricordando la recente firma del Protocollo con il ministro dell’Interno Piantedosi.

Un passaggio cruciale è dedicato alla riforma del credito: i prestiti alle piccole imprese sono diminuiti del 5% in un anno e il divario nei costi energetici rispetto alla media UE pesa per 5,4 miliardi sulle aziende non energivore.

Da qui l’importanza del progetto della “nuova Artigiancassa”, che – ha ricordato Granelli – “riporterà in un ambito di interesse pubblico l’accesso al credito delle piccole imprese”, insieme alla richiesta di rafforzamento del Fondo di Garanzia e dei Confidi.

Il presidente Granelli ha legato questo disegno anche alla lotta alla fuga dei giovani: oltre 93.000 nel solo 2024, “un’emorragia di competenze che il Paese non può permettersi”.

L’artigianato, sottolinea, è invece luogo di formazione, creatività e realizzazione, a condizione che venga rafforzato l’apprendistato, la formazione tecnica e una contrattazione collettiva di qualità.

Ampio lo spazio dedicato a fisco e burocrazia. Granelli ha osservato che il carico fiscale al 43,1% del PIL resta 1,9 punti sopra la media Eurozona, con un cuneo fiscale al 47,1%, e chiede un ulteriore sforzo nell’attuazione della riforma fiscale, puntando a una no tax area uniforme e al superamento dell’IRAP.

La richiesta è netta: “Un fisco equo non è una richiesta di categoria, ma una richiesta di civiltà”.

In un passaggio molto atteso, Granelli ha richiamato le parole di Papa Leone XIV, che invita a usare la tecnologia senza perdere il primato della persona: “Nel tempo dell’intelligenza artificiale, il Valore Artigiano ci ricorda che il progresso non è negli algoritmi, ma nella capacità umana di unire tecnica e cura”.

E ha ricordato il progetto “Artigiani di Speranza”, che ha coinvolto migliaia di realtà nel percorso del Giubileo. Il Presidente di Confartigianato ha lanciato un messaggio che è anche una visione: il “Valore Artigiano” come chiave per interpretare il futuro, unire comunità, innovare senza smarrire la dimensione umana del lavoro.

“Il futuro non arriva da solo, si lascia chiamare – conclude Granelli – e noi lo chiameremo come abbiamo sempre fatto”.

Per Rosa Gentile “due priorità: contrastare la fuga di cervelli e colmare la carenza di personale con elevate competenze digitale.

La nota positiva è rappresentata dal fatto che due giovani su tre dichiarano che tornerebbero in Italia se trovassero opportunità di lavoro dignitoso e valorizzazione del merito.

Bisogna puntare su qualificazione, formazione e istruzione per intercettare quella quota significativa di popolazione che non partecipa al lavoro.

Confartigianto – ha detto Gentile – mette in alto il valore dell’intelligenza artigiana, che oggi deve utilizzare l’intelligenza artificiale per fare tutte quelle cose standardizzate, per garantire lo spazio alla creatività e all’ideazione che i nostri maestri artigiani mettono per fare i prodotti tutti i giorni”.

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