Presidente Mattarella: ‘La libertà delle donne conquista da difendere ogni giorno’

In ogni dimensione della vita, sia pubblica che privata – nelle abitazioni, nei contesti professionali e negli spazi delle nostre città – la piena uguaglianza tra uomini e donne fatica ancora a diventare realtà.
Questa mancanza limita la libertà femminile, mette a rischio la sicurezza delle donne e rallenta il progresso dell’intera collettività.
I fronti di guerra, dove la violenza contro le donne viene trasformata in un mezzo di controllo e intimidazione, rappresentano uno dei segnali più drammatici di questa deriva.
Oggi, inoltre, si diffondono nuove forme di sopraffazione rese possibili dalla tecnologia e dall’ambiente digitale, che trovano nei social network un moltiplicatore di ostilità.
Le conseguenze, tutt’altro che astratte, includono umiliazioni, pressioni, minacce, fino agli esiti più estremi: aggressioni, violenze fisiche e femminicidi. Atti che lasciano ferite profonde tanto sul corpo quanto nella psiche.
In questo quadro non è irrilevante nemmeno il linguaggio: quando alimenta pregiudizi, quando tenta di legittimare rapporti di dominio o atteggiamenti lesivi, diventa parte del problema. La parità passa innanzitutto dall’educazione a un modo di esprimersi improntato al rispetto.
Nel 65º anniversario del brutale omicidio delle sorelle Mirabal – torturate e assassinate il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana – e in questa Giornata internazionale dedicata all’eliminazione della violenza contro le donne, il loro esempio di coraggio contro la tirannia continua a parlare alle generazioni di oggi.
Ricorda che libertà e partecipazione femminile sono conquiste collettive, da tutelare e rafforzare ogni giorno.
Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
ANSA
