Politica Sangiuliano entra in Consiglio in Campania
CAMPANIA
Il giornalista ed ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano conquista un posto nel Consiglio regionale della Campania.
Nella lista di Fratelli d’Italia — che ottiene tre seggi — si piazza secondo con 9.902 voti, superato da Ira Fele, esordiente in Consiglio e moglie del coordinatore provinciale del partito, il deputato Michele Schiano, che raccoglie 14.788 preferenze.
Il candidato che ottiene più voti nell’intera regione è Giorgio Zinno (Pd) con 39.457 preferenze.
Molto deludente invece il risultato di Maria Rosaria Boccia, coinvolta la scorsa estate in una vicenda che riguardava proprio Sangiuliano: si classifica 16ª su 27 nella lista di Stefano Bandecchi, fermandosi a 89 voti.
Non riesce ad ottenere un seggio neppure Daniela Di Maggio, madre del musicista Giogiò Cutolo e attivista per la legalità dopo l’omicidio del figlio. Candidata nella circoscrizione di Napoli per la Lega, ottiene 964 voti e chiude 14ª su 27.
Nella stessa circoscrizione manca l’ingresso anche Souzan Fatayer, attivista per i diritti dei palestinesi: con 5.094 voti risulta la seconda dei non eletti nella lista Avs. Fatayer era stata oggetto di un commento controverso da parte del giornalista Paolo Mieli, che poi si era scusato.
Risultato molto negativo pure per Pasquale Di Fenza, consigliere regionale uscente, noto per un video girato nella sede del Consiglio regionale con l’Inno di Mameli e la tiktoker Rita De Crescenzo. Nonostante la campagna elettorale condotta anche con lei, Di Fenza si ferma a 1.208 voti, classificandosi 19º su 27.
Grande affermazione invece per Pellegrino Mastella, figlio di Clemente e sindaco di Benevento: la sua lista Mastella Noi di Centro Noi Sud è la più votata nel Sannio con il 17,68%. Per lui arrivano 13.841 voti, quasi l’intero bottino della lista (17.701 voti totali).
Riconferma nel casertano per Giovanni Zannini, avvocato ed ex sostenitore di Vincenzo De Luca passato a Forza Italia. Con 31.932 voti, ottiene un nuovo mandato. Alla vigilia del voto diversi amministratori locali lo avevano seguito nel cambio di partito.
PUGLIA
Nel nuovo Consiglio regionale pugliese — composto da 50 membri — cresce leggermente la presenza femminile: 12 elette, 10 nella maggioranza e 2 nell’opposizione.
Il più votato è ancora una volta Francesco Paolicelli (Pd), che totalizza 33.117 preferenze ed è considerato tra i collaboratori più stretti del nuovo presidente Antonio Decaro.
La consigliera più votata è Elisabetta Vaccarella, anche lei nel Pd, con 26.714 voti.
Nel centrodestra, Fratelli d’Italia ottiene il maggior numero di seggi, ma questa tornata porta con sé esclusioni di peso: restano fuori Nichi Vendola, gli assessori uscenti Gianfranco Lopane e Fabiano Amati, oltre a veterani come Ruggiero Mennea o, sul fronte opposto, Domenico Damascelli.
VENETO
Con tutte le schede scrutinate, il governatore uscente Luca Zaia totalizza 203.054 preferenze, vincendo in sei collegi su sette e dominando in provincia di Treviso, dove ottiene 48.253 voti.
Cede il primato a Fratelli d’Italia solo nel Bellunese, dove arriva secondo dietro al deputato Dario Bond, nella sola provincia in cui FdI supera la Lega.
Secondo YouTrend, Zaia stabilisce il record nazionale di preferenze personali in un’elezione regionale: da solo raccoglie il 10,8% dei voti validi, arrivando al 13,5% in provincia di Treviso. Il precedente primato risaliva a 40 anni fa, quando Alfredo Vito fu eletto consigliere Dc a Napoli con 121.000 voti.
Tra i membri della giunta uscente, tornano in Consiglio Elisa De Berti, Cristiano Corazzari, Roberto Marcato, Francesco Calzavara e Valeria Mantovan.
Ottiene un seggio anche Riccardo Szumski, candidato “free vax” del movimento Resistere Veneto, nella circoscrizione di Treviso. Per Forza Italia viene eletto il coordinatore regionale Flavio Tosi.
Tra gli esclusi eccellenti, almeno per ora, ci sono Vanessa Camani (ex capogruppo Pd) e il presidente uscente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti della Lega.
Tra i quattro candidati leghisti vicini a Roberto Vannacci entra soltanto Stefano Valdegamberi, eletto a Verona.
ANSA
