POLITICA

On Way Uil 131: tappa nei comuni del “cratere” del terremoto ‘80

Cosa hanno prodotto e cosa non hanno prodotto nell’area Marmo-Platano (Bella, Baragiano, Pescopagano, Castelgrande e Muro Lucano) gli investimenti a 45 anni dal terremoto del 1980? Questo l’interrogativo alla base della tappa di On The Way 131 che la Uil, tra sabato e lunedì, a ridosso del 45esimo anniversario del sisma, ha dedicato ai comuni del “cratere”. Sono comuni – spiega la Uil – che ci parlano con la stessa voce su alcuni nodi:  la fragilità demografica che svuota classi, piazze, botteghe; la mobilità faticosa di chi per curarsi, studiare, lavorare deve sempre “andare altrove”;  la ricchezza energetica e ambientale che non si traduce abbastanza in lavoro stabile e di qualità;  l’invecchiamento che, se non accompagnato, si trasforma in solitudine e rinuncia. Ma questa tappa non nasce per descrivere soltanto i problemi. Nasce per affermare una verità di fondo: qui esistono già le condizioni per un progetto diverso. C’è un’agricoltura che può innovare, filiere corte da costruire, una collocazione strategica, un capitale umano di giovani che studiano fuori ma che possono tornare se trovano lavoro e servizi, un patrimonio culturale e religioso capace di attrarre turismo di qualità, un’esperienza scientifica che può diventare motore educativo e produttivo.

Il tour si è concluso ieri sera nella sala consiliare di Muro Lucano con il sindaco Giovanni Setari, il suo collega di Castelgrande Francesco Cianci e la delegazione Uil guidata dal segretario regionale Vincenzo Tortorelli e composta dal segretario organizzativo Diego Sileo, dai segretari regionali Uila Gerardo Nardiello, Uil Scuola Luigi Veltri, Rocco Messina Uil Artigianato, Cataldo Amoroso tesoriere, Gerardo Cardone Uil Muro,oltre al consigliere Gerardo Mariani. Nardiello (Uila) ha sostenuto che le proposte per la forestazione possono aiutare questa come le altre aree interne lucane ad accrescere l’occupazione e a fare della forestazione un comparto produttivo. Solo a Muro negli anni passati c’erano tra i 180 e i 200 operai forestali che contribuivano all’economia locale. Il turnover per “ringiovanire” l’attuale platea di addetti con età media 63-64 anni – ha detto – è necessaria ed è una risposta alla domanda di occupazione dei giovani. Per Veltri (Uil Scuola) la situazione in cui si trovano gli istituti scolastici dell’area è un campanello d’allarme per il futuro di queste comunità che a causa del dimensionamento scolastico vedono perdere istituti sia di scuola primaria che secondaria. Il sindaco di Muro Setari ha parlato del metodo nuovo di programmazione comprensoriale avviato da qualche tempo per affrontare tutti insieme le priorità nella gestione dei servizi essenziali. In proposito Tortorelli in tema di governance ha proposto la costruzione di un Patto di Coesione Territoriale tra i cinque Comuni, la Regione, la UIL e gli altri attori sociali rilanciando l’idea di “Carta Costituzionale e Sociale delle Comunità dell’Appennino lucano”. Setari ha anche sollecitato un maggiore protagonismo giovanile e una chiara distinzione tra Pubblica Amministrazione , associazioni-società civile, imprese su ruoli, compiti e responsabilità.

Il tour è iniziato sabato a Bella dove il sindaco Leonardo Sabato con una parte del suo staff, Samuele Grippa, assessore comunale, Carmine Ferrone, assessore e consigliere della Provincia di Potenza, Mauro Cuviello consigliere comunale ha accolto in Municipio la delegazione Uil. L’esempio più calzante di questo metodo concertativo che ha chiamato “vincente” è l’area di interscambio nodale sorta accanto alla stazione Fs Bella-Muro dove la mobilità sostenibile è nettamente migliorata e con essa le prospettive di sviluppo. Il sindaco – che punta sul “turismo lento” – si è detto gratificato dalle azioni messe in campo come il recupero e la valorizzazione del centro termale Acque del Faggio (con cinque tipi di acque) per il quale è stato candidato un progetto e come la Cooperativa di Comunità che offrirà alla collettività multiservizi con una decina di posti di lavoro. Il sindaco di Baragiano Giuseppe Galizia ha sostenuto che “non si vuole rinunciare nell’area industriale di Baragiano, nonostante le cocenti delusioni del post terremoto,  ad attività produttive anche perché Apibas parla di richieste di lotti e capannoni vuoti che qui non mancano certo”. Il sindaco indicando una priorità “bisogna liberare l’area  dalla presenza asfissiante di 7 mila tonnellate di rifiuti industriali. E’ una bomba ecologica come abbiamo già segnalato alla Procura della Repubblica”.

Per il sindaco di Castelgrande Cianci  “la scommessa sono il Parco Tematico con il progetto “Viaggio nel cosmo”, l’orto botanico, il turismo lento, il progetto che riguarda il futuro dell’Osservatorio Astronomico”.  Cianci ha anche proposto di dare continuità all’iniziativa Uil promuovendo una manifestazione, tutti insieme sindaci e sindacati, a Roma per aprire con il Governo una vertenza sul futuro dei piccoli paesi.

In questa tappa – ha sostenuto Tortorelli un capitolo centrale riguardano il diritto a restare, a tornare, a curarsi, a studiare, a lavorare in Basilicata;  il riconoscimento delle aree interne non come periferia ma come laboratorio di futuro. Come UIL Basilicata riteniamo che la sfida delle aree interne — da Bella a Muro Lucano, da Baragiano a Castelgrande e Pescopagano — richieda una visione condivisa e una capacità collettiva di programmare il futuro. Le priorità emerse riguardano innanzitutto la necessità di una mobilità moderna, integrata e davvero utile alle persone, che metta al centro pendolari, studenti, lavoratori e cittadini più fragili. Accanto alle infrastrutture, è fondamentale costruire un modello di sviluppo che tenga insieme agricoltura di qualità, turismo lento, energia rinnovabile e innovazione digitale, generando valore economico e nuove opportunità di lavoro. Allo stesso tempo, investire sulle nuove generazioni significa creare spazi di ascolto e progettazione, ridurre il pendolarismo forzato, rafforzare i legami con i giovani che studiano fuori e costruire occasioni concrete di rientro. Una sanità territoriale più vicina, con medici presenti, servizi di prossimità, telemedicina e assistenza domiciliare, rappresenta un pilastro imprescindibile per garantire dignità e sicurezza a cittadini, anziani e famiglie.

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