II Papa,’siamo Chiesa in cammino, autentica realtà sinodale’

«Ci ricorda che siamo una comunità in cammino, una Chiesa che vive davvero la dimensione sinodale e che sa condividere con tutti la vocazione alla gioia e alla lode, mentre avanza in un percorso di amore e speranza».
Così papa Leone si è rivolto ai fedeli durante l’omelia della Messa celebrata per il Giubileo dei Cori e delle Corali.
Il Pontefice ha richiamato il valore universale del linguaggio musicale: «Le grandi culture del passato ci hanno consegnato il dono dei suoni per permetterci di esprimere ciò che custodiamo nel profondo, ciò che non sempre riusciamo a dire con le parole. Ogni sentimento, ogni emozione che nasce dal nostro rapporto vivo con il mondo può trovare espressione attraverso la musica».
Proseguendo, ha spiegato che «la voce che si eleva in melodia rappresenta, più di ogni altra forma, l’espressione piena della persona: pensiero, emozioni, corpo e spirito si uniscono per comunicare le cose essenziali della vita».
Citato anche sant’Agostino, ricordato con le sue celebri parole: «Il cantare appartiene a chi ama». E il Papa ha commentato: «Chi intona un motivo manifesta l’affetto che porta dentro, ma anche le ferite, la delicatezza e il desiderio che abitano nel suo cuore; e nello stesso tempo mostra amore per Colui a cui rivolge la propria voce».
Il Pontefice ha poi riflettuto sul valore della coralità: «Entrare a far parte di un coro significa procedere insieme, sostenendosi reciprocamente, accompagnando i fratelli nel cammino e unendo le proprie voci per rendere gloria a Dio.
Significa offrire conforto a chi soffre, incoraggiare chi è stanco e infondere coraggio quando la fatica sembra prendere il sopravvento».
Ha concluso sottolineando il simbolo racchiuso nell’armonia delle voci: «Le diverse tonalità che compongono un coro si integrano, creando un’unica acclamazione. È un’immagine luminosa della Chiesa stessa, che nell’amore raccoglie tutti in una sola, dolce melodia».
ANSA