CRONACA

Fatto esplodere il bancomat di Pescopagano: indagano gli artificieri e i Carabinieri

Un nuovo assalto a un bancomat in Basilicata. Nella notte, a Pescopagano, è stato fatto esplodere lo sportello ATM della BPM situato in via San Michele 4.

L’esplosione, avvenuta intorno alle prime ore del mattino, ha svegliato numerosi residenti e danneggiato in modo significativo la struttura dell’istituto di credito.

Secondo una prima ricostruzione, i malviventi avrebbero utilizzato il cosiddetto “metodo della marmotta”, una tecnica ormai tristemente diffusa negli assalti agli sportelli automatici: un ordigno artigianale inserito nella fessura del bancomat e poi fatto brillare per aprire la cassaforte interna.

Al momento non è ancora chiaro se i responsabili siano riusciti a impossessarsi del denaro contenuto all’interno dell’ATM. Sul posto sono intervenuti immediatamente gli artificieri e i Carabinieri della Compagnia di Melfi, che hanno messo in sicurezza l’area e avviato le indagini.

Gli investigatori stanno acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza e raccogliendo testimonianze per risalire al gruppo entrato in azione.

L’episodio arriva a pochi giorni dall’importante operazione condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Campobasso, coordinati dalla Procura di Larino, che ha portato all’arresto di quattro persone della provincia di Foggia, ritenute responsabili di 11 assalti a sportelli bancomat nelle province di Campobasso, Foggia, Potenza e Avellino.

Un filone investigativo che potrebbe incrociarsi con l’episodio avvenuto a Pescopagano, anche se al momento non ci sono conferme ufficiali.

La comunità resta scossa dall’ennesimo episodio di criminalità che colpisce piccoli centri del territorio lucano, mentre le indagini proseguono per individuare i responsabili e comprendere se l’assalto sia opera di una banda locale o di gruppi specializzati attivi su più regioni.

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