Indicazioni Geografiche per l’artigianato: un’opportunità storica per le micro e piccole imprese del Made in Italy
Soddisfazioni Confartigianato Potenza

Il decreto legislativo che adegua l’ordinamento nazionale al Regolamento (UE) 2023/2411, introducendo una tutela unitaria e rafforzata per le Indicazioni geografiche dei prodotti artigianali e industriali, segna un passo fondamentale, un’opportunità storica per le micro e piccole imprese che rappresentano il cuore identitario del Made in Italy, rafforzando il legame tra tradizione, territorio e sviluppo”.
Il presidente di Confartigianato Potenza Livio Notaroberto insieme ai vice presidenti Mara Cascino e Raffaele Salandra commentano il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri.
Anche in Basilicata – aggiungono – sono numerosi i prodotti della creatività artigiana, non solo nell’artigianato artistico e tradizionale ma anche nella moda, gioielli, ecc. che saranno valorizzati dal provvedimento.
“Il Ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso – sottolinea il Presidente nazionale Marco Granelli – ha colto l’importanza delle Indicazioni Geografiche non sono solo come strumento giuridico, ma anche come veicolo di identità, cultura e valore economico, capaci di rafforzare la riconoscibilità e la competitività degli artigiani e dei piccoli imprenditori.
Dentro ogni Indicazione geografica c’è il nostro saper fare, la nostra tradizione, il nostro orgoglio produttivo, che si tramanda di generazione in generazione.
Confermiamo l’impegno di Confartigianato nel continuare a collaborare con il Ministero, con le Regioni, i Comuni per definire regole e strumenti che possano aiutare le nostre aziende artigiane a cogliere questa occasione storica”.
Rosa Gentile: “Pensiamo che sia per questo indispensabile che le Istituzioni ad ogni livello intervengano con maggiore forza in favore della piccola impresa e l’artigianato, che è la particolarità e l’eccellenza del made in Italy E che è l’unica veramente nostra, nata senza capitali stranieri. In questo percorso c’è anche la necessità della rilettura, dopo quarant’anni, della Legge quadro per l’artigianato, ormai inadeguata e superata rispetto ad un settore che vive una forte evoluzione. Va creato un ambiente favorevole alle imprese”.
