CULTURA E EVENTI

Addio a Peppe Vessicchio, il maestro aveva 69 anni

Si è spento improvvisamente a Roma, all’età di 69 anni, il maestro Peppe Vessicchio, figura di riferimento della musica italiana. Il decesso è avvenuto all’ospedale San Camillo a causa delle complicazioni di una polmonite interstiziale.

Nato a Napoli il 17 marzo 1956, Vessicchio è stato direttore d’orchestra, arrangiatore e compositore.

Nella sua lunga carriera ha collaborato con alcuni dei maggiori interpreti della canzone italiana, diventando un volto familiare per il pubblico grazie alla sua storica partecipazione al Festival di Sanremo, dove ha diretto l’orchestra in numerose edizioni a partire dal 1990.

Con la sua bacchetta ha accompagnato artisti di primo piano e vinto quattro volte la competizione, l’ultima nel 2011 con Roberto Vecchioni e Chiamami ancora amore.

Il suo nome è diventato sinonimo della musica sanremese: la sua assenza, in alcune edizioni del festival, era sempre notata dal pubblico. Nel 2022, dopo alcuni giorni di stop dovuti al Covid, il suo ritorno all’Ariston fu accolto da una lunga ovazione.

Anche l’anno seguente il pubblico lo salutò con lo stesso entusiasmo, quando salì sul palco per dirigere “Destinazione paradiso” insieme a Enrico Melozzi.

Negli ultimi anni Vessicchio si era dedicato anche alla divulgazione musicale. Aveva pubblicato il volume Bravo Bravissimo! Mozart e la musica raccontata ai ragazzi, pensato per avvicinare i giovani al linguaggio musicale. A marzo sarebbe dovuto partire un tour con Ron, Ecco che incontro l’anima, di cui aveva curato gli arrangiamenti orchestrali.

Il maestro aveva recentemente vinto una controversia legale con la Rai relativa ai diritti delle musiche realizzate per il programma La prova del cuoco.

Numerosi i messaggi di cordoglio dal mondo della musica, della televisione e della politica.

La premier Giorgia Meloni ha scritto sui social:

“Un artista di grande cultura musicale che ha dato tanto e che ci mancherà. ‘Dirige l’orchestra il maestro Beppe Vessicchio’ non era solo una frase, era un simbolo della nostra identità culturale.”

Fabio Fazio, che lo attendeva come ospite a Che Tempo Che Fa, ha ricordato:

“Un uomo gentile e colto. Mi aveva avvisato che avrebbe rimandato la partecipazione per una brutta tosse, con la solita cortesia. Mi mancherà molto.”

Anche Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha espresso cordoglio a nome dell’istituzione, sottolineando “la sensibilità artistica e la capacità di unire generazioni attraverso la musica”.

Tra gli artisti che lo hanno salutato sui social, Carlo Conti ha ricordato “un grande professionista e un pilastro del Festival di Sanremo”, mentre Gianni Morandi ha scritto:

“La tua professionalità, la tua umanità e il tuo sorriso resteranno sempre con noi.”

Luciana Littizzetto, legata al maestro da una lunga amicizia, ha condiviso:

“Non ci credo. Tesoro, musica bella.”

Anche Rita Pavone, Fiorello, Gino Paoli e Maria De Filippi hanno espresso affetto e riconoscenza per il suo contributo artistico e umano.

Ron, con cui stava preparando il tour, ha raccontato:

“Fino agli ultimi giorni parlavamo di musica. Aveva una sapienza rara e un entusiasmo intatto. Gli dedico L’uomo delle stelle, un brano che amava molto.”

La famiglia ha chiesto riservatezza: i funerali si svolgeranno in forma privata.

Peppe Vessicchio lascia un’eredità importante nella musica italiana, simbolo di eleganza, competenza e passione per l’arte dell’orchestra.

ANSA

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