Il fumetto piace a due italiani su tre
I dati Aie a Lucca Comics. Crescita record dal pre-Covid

Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (AIE), realizzati da Pepe Research e presentati a Lucca Comics & Games, un italiano su quattro — il 24% della popolazione — ha letto almeno un fumetto negli ultimi dodici mesi.
Ma la platea di chi, nel corso della vita, si è avvicinato ai fumetti è molto più ampia: quasi due italiani su tre hanno letto almeno un albo.
Oltre a chi li legge oggi, infatti, c’è un 3% che li ha abbandonati solo di recente e un ulteriore 39% che li ha apprezzati in passato, salvo poi orientarsi verso altri generi letterari. In sintesi, solo il 34% degli italiani non ha mai aperto un fumetto.
Negli ultimi sei anni, dal 2019 (anno pre-pandemico) al 2025, le vendite di fumetti in libreria, online e nella grande distribuzione hanno registrato una crescita impressionante: +193% in termini di copie (6,28 milioni nei primi nove mesi del 2025) e +196% a valore, per un giro d’affari complessivo di 59,5 milioni di euro.
Tuttavia, l’andamento non è stato lineare: dopo l’exploit post-pandemia, il mercato ha rallentato. Nei primi nove mesi del 2023 le vendite sono calate del 15,9%, nel 2024 del 9,5% e nel 2025 del 2,8% (fonte NielsenIQ Bookdata).
«I dati delle prime settimane di ottobre — spiega Emanuele Di Giorgi, vicepresidente di AIE e editore di Tunué — mostrano un mercato che si sta assestando.
La flessione rispetto all’anno precedente è minima, solo lo 0,4%. È un segnale positivo: significa che il fumetto ha conquistato uno spazio stabile nel panorama editoriale, ma si trova anche a competere con altre forme di narrazione, come la narrativa di genere e la fiction. Il pubblico è ampio, curioso e aperto a esperienze di lettura sempre diverse».
Tra chi ha smesso di leggere fumetti nell’ultimo anno, quasi la metà (48%) dichiara di averli semplicemente messi in pausa per dedicarsi ad altri generi: gialli, fantasy, horror, romance o fantascienza.
Guardando ai trend di mercato, il boom più consistente è quello dei manga, cresciuti del 280,7% dal 2019 e oggi dominanti con il 74,4% del totale delle vendite.
Seguono i fumetti per ragazzi, in aumento del 270,6%, che rappresentano il 14,3% del mercato, mentre le graphic novel crescono più lentamente (+12,5%), coprendo il 10,1%. In calo, invece, le classiche strisce, che perdono il 30,2% e scendono a una quota minima dell’1,2%.
Il profilo dei lettori italiani mostra una forte presenza giovanile: tra i 15 e i 74 anni, il 24% legge fumetti, ma la percentuale sale al 32% tra gli uomini.
Legge fumetti il 49% dei 15-17enni, il 50% dei 18-24enni e il 38% dei 25-34enni. Anche tra i laureati (29%) e tra i cosiddetti “lettori forti” — chi legge più di 12 libri l’anno, esclusi i fumetti — la quota è del 29%.
Un settore dunque vitale, che dopo l’espansione eccezionale degli ultimi anni sembra avviarsi verso una fase di maturità, con un pubblico fedele ma in continua evoluzione.
ANSA
