Ex Tis ed Rmi, nuovo presidio a Potenza: l’USB chiede la riapertura della trattativa per la stabilizzazione dei lavoratori

Potenza – Prosegue la vertenza che coinvolge gli ex percettori dei tirocini di inclusione sociale (Tis) e del reddito minimo di inserimento (Rmi). Questa mattina, a partire dalle 10, si è svolto un nuovo presidio in via Verrastro, davanti alla sede della Regione Basilicata, promosso dall’Unione Sindacale di Base (USB).
La protesta mira a sollecitare la riapertura del tavolo di trattativa per la stabilizzazione delle persone attualmente impiegate in lavori socialmente utili all’interno della pubblica amministrazione. Su una platea iniziale di circa 1.600 lavoratori, circa 600 non hanno aderito al contratto che prevedeva il loro inserimento in attività idraulico-forestali, come stabilito dall’avviso pubblico regionale del maggio 2025.
Il sindacato chiede che vengano stanziati fondi ai Comuni per consentire l’assunzione di questi lavoratori rimasti esclusi.
“I lavoratori non ci stanno e rivendicano l’attuazione integrale di quanto previsto dalla delibera del 30 ottobre 2024, in particolare della scheda 2MC e dell’accordo sindacale del 5 settembre 2024”, ha dichiarato la coordinatrice regionale USB Basilicata, Rosalba Guglielmi.
L’obiettivo, ha aggiunto Guglielmi, è “arrivare alla concretizzazione di un lavoro stabile e dignitoso all’interno della pubblica amministrazione, valorizzando l’impegno e le competenze acquisite dai lavoratori di questa platea in questi anni”.
