Crisi idrica in Basilicata, il dibattito in Aula
Per la maggioranza sono intervenuti i consiglieri: Pittella, Aliandro, Fanelli e l’assessore Pepe, per la minoranza hanno preso la parola: Marrese, Chiorazzo, Cifarelli, Araneo, Lacorazza e Bochicchio. Per il GM, Casino

Seduta consiliare straordinaria oggi incentrata sulla crisi idrica in Basilicata. Su richiesta dalla minoranza, il presidente Pittella ha convocato l’Assemblea per affrontare l’emergenza legata alla carenza d’acqua che sta colpendo il territorio lucano.
Dopo gli interventi del presidente della Regione, Vito Bardi, e dell’assessore all’Agricoltura, Carmine Cicala, si è aperto un ampio dibattito tra i consiglieri regionali. I lavori sono stati inizialmente presieduti da Pittella, per poi proseguire sotto la guida del vicepresidente Chiorazzo.
Per la minoranza sono intervenuti i consiglieri: Marrese, Chiorazzo, Cifarelli, Araneo, Lacorazza e Bochicchio.
L’opposizione ha sottolineato la gravità della crisi idrica in Basilicata, esprimendo solidarietà agli agricoltori colpiti e denunciando che “non va tutto bene”.
È stata evidenziata la necessità di un maggiore coinvolgimento del Consiglio regionale e di una più attenta azione da parte della Giunta, ricordando come l’agricoltura, spina dorsale dell’economia lucana, sia oggi in ginocchio a causa della siccità e della mancanza di programmazione.
Sono stati denunciati ritardi nei lavori delle condotte, cessioni di acqua alla Puglia e perdite di milioni di metri cubi di risorsa idrica.
L’opposizione ha chiesto di rivedere gli accordi interregionali e di investire strutturalmente su dighe, condotte e reti idriche, superando le misure tampone.
È stata richiamata l’urgenza di interventi di riforma sul Consorzio di Bonifica e il rafforzamento dell’Alsia, garantendo maggiore trasparenza attraverso un Osservatorio regionale. Sono state sollecitate misure immediate per gli agricoltori, come l’esonero dei canoni consortili, e l’attuazione di un piano pluriennale di investimenti.
È stato evidenziato che la crisi non è più temporanea, ma strutturale, rendendo necessaria la nomina di un commissario ad acta con poteri straordinari per velocizzare, sul modello del ponte Morandi, la realizzazione delle opere necessarie.
È stata inoltre ribadita l’esclusione della Regione dalla governance di Acque del Sud e l’urgenza di istituire una cabina di regia regionale.
Sono stati denunciati danni economici ingenti nel Metapontino e nel Vulture, disparità territoriali nell’accesso all’acqua e scelte privilegiate verso le industrie a scapito dell’agricoltura.
L’opposizione ha ribadito la necessità di un cambio di passo basato su programmazione, coraggio delle scelte politiche, ricerca, innovazione e collaborazione tra Giunta e Consiglio.
L’obiettivo finale per la minoranza è quello di garantire una visione strategica di lungo periodo, tutelare l’agricoltura, gestire in modo strutturale gli invasi e negoziare efficacemente con la Puglia, evitando interventi occasionali o a strappo.
Per la maggioranza hanno preso la parola il presidente Pittella, Aliandro, Fanelli e l’assessore Pepe.
La maggioranza ha evidenziato lo spirito di squadra e la responsabilità politica emersi nell’intervento del presidente della Giunta.
È stata richiamata la complessità dell’attuale fase politica, segnata da crisi internazionali, nazionali e regionali, sottolineando la necessità di un salto di qualità nell’approccio politico, attraverso il dialogo e la partecipazione tra maggioranza e opposizione.
È stato auspicato uno stile di politica più proattivo, capace di prevenire i problemi, con particolare attenzione alla gravità della crisi idrica.
Si è sottolineata l’urgenza di rivedere la programmazione FEASR e di discutere la PAC, evitando scelte scollegate dalla realtà, e si è proposto un confronto più ampio rispetto al tradizionale “Tavolo verde”, attribuendo all’ente tecnico regionale un ruolo più attivo e nuove funzioni.
La maggioranza ha inoltre richiamato alla necessità di esercitare il potere politico con lealtà, ascolto e responsabilità condivisa, anche coinvolgendo le organizzazioni di categoria, ribadendo un impegno costruttivo per affrontare le crisi.
È stato altresì sottolineato che la crisi idrica costituisce una questione di primaria importanza, giustificando sedute straordinarie del Consiglio regionale con la partecipazione di tutti i consiglieri e assessori, e richiedendo un approccio basato su realismo e trasparenza.
Il problema dell’acqua non riguarda soltanto il territorio regionale, ma l’intero pianeta, a causa dei cambiamenti climatici; da qui l’importanza di catturare e conservare le acque durante le grandi precipitazioni.
Sono state apprezzate le azioni già intraprese dagli assessori, come gli interventi sugli invasi esistenti e la gestione delle reti, con la volontà di affrontare i limiti strutturali mediante interventi concreti, tra cui il potenziamento delle reti idriche e la costruzione di infrastrutture sempre più efficienti.
Infine, è stata ribadita l’importanza di condividere le problematiche con gli agricoltori, riconoscendo gli investimenti e gli sforzi compiuti negli anni, invitando tutte le forze politiche a collaborare, discutere insieme e condividere le scelte, per garantire un uso sostenibile della risorsa idrica e tutelare i produttori locali.
L’assessore Cicala ha preso la parola per fornire alcune risposte ai consiglieri intervenuti.
Su richiesta del consigliere Lacorazza, verificato la mancanza del numero legale, la seduta è stata sciolta.