POLITICA

Leader Ue e Zelensky: ‘I negoziati partono dall’attuale linea contatto’

I principali leader europei e occidentali hanno riaffermato la loro unità nel promuovere una pace stabile e giusta per l’Ucraina, sottolineando che il popolo ucraino ha pieno diritto a un futuro sicuro e libero da aggressioni.

In una dichiarazione congiunta firmata dai vertici dell’Unione Europea, dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e dai capi di governo di Regno Unito, Francia, Italia, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Polonia e Germania, si ribadisce il pieno sostegno alla proposta del presidente Trump: fermare immediatamente le ostilità e avviare i negoziati a partire dall’attuale linea di contatto.

«Rimaniamo fermamente ancorati al principio secondo cui i confini riconosciuti a livello internazionale non possono essere modificati con l’uso della forza», si legge nella nota.

Il documento denuncia le tattiche dilatorie adottate da Mosca, evidenziando come l’Ucraina si sia dimostrata finora l’unica parte realmente determinata a perseguire la pace. «È evidente che il presidente Putin continua a privilegiare la via della violenza e della distruzione. Per questo motivo, l’Ucraina deve trovarsi nella posizione più solida possibile — prima, durante e dopo qualsiasi cessate il fuoco», affermano i leader.

Nel testo, i firmatari ribadiscono l’impegno a rafforzare le sanzioni economiche e le misure contro il settore della difesa russo. Si sottolinea inoltre l’intenzione di utilizzare i beni sovrani russi congelati per fornire a Kyiv le risorse necessarie a resistere e ricostruire.

I leader della cosiddetta “Coalizione dei Volenterosi”, insieme ai rappresentanti dell’Unione Europea, si riuniranno entro la settimana per discutere i prossimi passi nel sostegno all’Ucraina.

Lavrov: “No a una tregua immediata, serve affrontare le cause profonde”

Sul fronte russo, il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha dichiarato l’opposizione del Cremlino a una sospensione immediata delle ostilità, sostenendo che un cessate il fuoco improvviso equivarrebbe a ignorare le radici profonde del conflitto.

Secondo Lavrov, durante il vertice di Ferragosto in Alaska tra il presidente Vladimir Putin e il presidente statunitense Donald Trump, si era convenuto che la pace dovesse essere «sostenibile e duratura», non imposta nell’immediato. Lavrov ha affermato di aver ribadito questa posizione anche al segretario di Stato americano Marco Rubio.

«Un’interruzione prematura dei combattimenti comprometterebbe gli equilibri raggiunti nei lunghi colloqui tra i due presidenti e non risolverebbe le reali tensioni alla base della crisi», ha dichiarato Lavrov, citato da Interfax e Tass.

Curiosamente, la stessa proposta di congelamento del conflitto lungo la linea del fronte — avanzata da Trump — è stata oggi sostenuta anche da Zelensky e dai principali leader europei, tra cui la premier italiana Giorgia Meloni.

ANSA

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