POLITICA

Consiglio dei ministri ha approvato la manovra. Meloni: ‘E’ seria e si concentra su 4 priorità’

Il Consiglio dei ministri ha dato il proprio assenso alla nuova legge di bilancio per l’anno 2026. La seduta, svoltasi a Palazzo Chigi, è durata oltre sessanta minuti.

“Si tratta di un provvedimento responsabile, che mantiene il focus su quelle che sono sempre state le nostre priorità: sostegno alla natalità, alleggerimento fiscale, supporto al tessuto produttivo e attenzione alla sanità pubblica”, ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in conferenza stampa al termine della riunione. Meloni ha anche espresso apprezzamento per la coesione della maggioranza, sottolineando l’impegno comune “verso risultati concreti”.

Tra le principali misure, ha spiegato la premier, figurano circa 1,6 miliardi di euro aggiuntivi destinati alle famiglie, con l’incremento del bonus mensile per le madri lavoratrici da 40 a 60 euro.

Inoltre, è prevista l’esclusione dell’abitazione principale dal calcolo dell’Isee, entro un determinato valore catastale.

Per quanto riguarda la riforma dell’Irpef, Meloni ha affermato che l’intervento è incentrato sul reddito medio, con un impatto complessivo stimato in circa 2,8 miliardi di euro.

A ciò si aggiungono 1,9 miliardi destinati alla riduzione del carico fiscale su premi di produttività e lavoro nei giorni festivi e notturni.

Sul fronte delle imprese, la manovra prevede circa 8 miliardi di euro in agevolazioni per investimenti, inclusi super e iper ammortamenti, con una platea di progetti agevolati per un valore di 4 miliardi. Il governo sta inoltre valutando di potenziare queste risorse attraverso la revisione della politica di coesione a medio termine.

Un altro provvedimento significativo riguarda le nuove assunzioni, per le quali sarà introdotta una super deduzione del 120% del costo del lavoro, che potrà salire al 130% nel caso di categorie svantaggiate.

Tra le altre misure confermate: il congelamento della sugar tax e della plastic tax fino al termine del 2026, e un nuovo rifinanziamento della Nuova Sabatini, lo strumento di sostegno per gli investimenti delle piccole e medie imprese.

Per quanto concerne la copertura finanziaria della legge, la presidente Meloni ha ringraziato il settore bancario e assicurativo, sottolineando che “le trattative sono state lunghe e articolate, ma si è arrivati a una collaborazione importante, non scontata”. Una parte rilevante delle risorse – ha aggiunto – proviene da razionalizzazioni e tagli alla spesa pubblica, in particolare presso la Presidenza del Consiglio e i vari ministeri.

Soddisfatto anche il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, che ha commentato: “È una legge finanziaria che rispecchia le nostre posizioni: attenzione al ceto medio con l’Irpef, sostegno alle imprese, e risorse per la sanità, che resta una priorità”.

Riguardo al dialogo con il mondo bancario, Tajani ha ribadito che “non vi saranno imposte straordinarie sugli utili delle banche” e ha espresso soddisfazione per l’esito della trattativa.

ANSA

 

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