CRONACA

Medio Oriente, Tajani: ‘Sulla partecipazione di una Forza a Gaza spero nell’unità politica’

ROMA – L’Italia è pronta a partecipare attivamente a un’eventuale forza internazionale di stabilizzazione da dispiegare nella Striscia di Gaza. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo alla Camera dei deputati con una comunicazione sull’attuale crisi in Medio Oriente.

Secondo quanto riferito dal titolare della Farnesina, il nostro Paese è disponibile a offrire il proprio contributo alla coalizione internazionale promossa dagli Stati Uniti, valorizzando le competenze maturate in numerosi scenari di crisi a livello globale.

“Come confermato anche dal Presidente del Consiglio e dal ministro della Difesa, l’Italia è pronta a fare la sua parte, forte dell’esperienza accumulata in contesti delicati e complessi. Naturalmente il Parlamento sarà pienamente coinvolto in ogni scelta. Mi auguro – ha detto Tajani – che su questo tema si possa costruire una convergenza ampia tra tutte le forze politiche”.

Il piano americano prevede la creazione di una Forza multinazionale di sicurezza con un mandato temporaneo a Gaza, per garantire il cessate il fuoco, avviare la ricostruzione e porre le basi per un futuro assetto politico della regione.

“Il successo dell’iniziativa diplomatica promossa da Washington – ha proseguito Tajani – potrebbe rappresentare un punto di svolta storico per l’intero Medio Oriente e per la stabilità del Mediterraneo.

I margini restano ancora fragili: ci sono aspetti non ancora definiti, come il rimpatrio delle vittime israeliane uccise nei raid e il disarmo completo dell’organizzazione Hamas. Tuttavia, quella che sembrava una flebile speranza sta prendendo forma, sostenuta dal desiderio diffuso di pace tra popolazioni segnate da anni di conflitto e dolore. Oggi, un futuro diverso sembra finalmente possibile”.

Gaza sotto controllo internazionale, verso una nuova leadership palestinese

Il ministro ha spiegato che si stanno creando le condizioni per una gestione transitoria della Striscia di Gaza da parte di un’organizzazione internazionale con il coinvolgimento diretto di Paesi arabi.

L’obiettivo a medio termine, ha sottolineato Tajani, resta la costruzione di uno Stato palestinese democratico, pacifico e laico, guidato da una rinnovata Autorità Nazionale Palestinese, che possa essere riconosciuto da Israele e che a sua volta riconosca lo Stato ebraico.

“La prospettiva di riconoscere ufficialmente lo Stato palestinese, quando saranno soddisfatte le condizioni già approvate anche dal nostro Parlamento, appare oggi molto più concreta”, ha aggiunto.

Ricostruzione, sanità e aiuti: il ruolo italiano

Nel suo intervento, Tajani ha rivendicato il ruolo costruttivo svolto dal governo italiano sin dall’inizio della crisi, attraverso un’azione diplomatica equilibrata e continua, mantenendo aperti i canali con tutte le parti coinvolte. “Abbiamo scelto la via del dialogo, senza cedere alle semplificazioni né ai proclami. Abbiamo costruito ponti, nonostante chi volesse distruggerli. È così che si costruisce la pace, giorno dopo giorno”.

Ha poi ricordato la presenza della premier Giorgia Meloni alla cerimonia di Sharm El Sheikh per la firma degli accordi, definendola “una testimonianza concreta del riconoscimento internazionale del ruolo italiano nel processo di pace”.

Nel pomeriggio è prevista una riunione di governo per pianificare il contributo dell’Italia alla ricostruzione della Striscia di Gaza. Già nel 2024, ha ricordato Tajani, l’Italia ha destinato 5 milioni di euro per supportare l’ANP nella fase di pianificazione, coinvolgendo l’Università Iuav di Venezia.

Una squadra di specialisti italiani è già operativa sul campo, e una missione tecnica della cooperazione italiana si recherà a breve a Ramallah per intensificare il coordinamento.

In parallelo, si lavora all’espansione del programma umanitario “Food for Gaza”, con un nuovo invio di aiuti alimentari, il più ampio mai organizzato finora dal nostro Paese.

È stato inoltre approvato un primo pacchetto di interventi da 60 milioni di euro per garantire sicurezza alimentare, assistenza medica, supporto ai feriti e formazione di una nuova classe dirigente in ambito sanitario. In collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca, saranno coinvolte alcune eccellenze del sistema sanitario nazionale, tra cui l’ospedale Bambino Gesù, il Gemelli, il Rizzoli di Bologna e il Meyer di Firenze, insieme alle strutture italiane attive in Egitto e Giordania.

Sicurezza, antisemitismo e prossimi appuntamenti diplomatici

Tajani ha espresso solidarietà ai due giornalisti aggrediti a Udine durante una manifestazione, ringraziando anche le forze dell’ordine per l’impegno nella gestione dell’ordine pubblico. Parole condivise da tutte le forze politiche presenti in Aula, che hanno tributato un applauso bipartisan in memoria dei tre carabinieri deceduti nell’esplosione avvenuta nel Veronese.

Tra gli annunci finali, il ministro ha comunicato che il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, sarà a Roma il prossimo 7 novembre. L’appuntamento si inserisce nel percorso di diplomazia multilaterale promosso dall’Italia: “La nostra strategia basata sull’ascolto e sulla ricerca di soluzioni concrete sarà anche al centro dei prossimi Dialoghi Mediterranei, che si terranno a Napoli, città simbolo del Mediterraneo e della sua storia millenaria”.

Alla conferenza parteciperanno i ministri degli Esteri dei Paesi dell’area e, ha concluso Tajani, anche la ministra degli Esteri palestinese Varsen Aghabekian.

ANSA

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