CRONACA

Francesca Albanese e la battuta sui napoletani

'Stop alla cittadinanza onoraria' Fi e Fdi attaccano, la replica della relatrice Onu: 'Le mie parole manipolate'. Critiche anche a Bologna

Questa volta a scatenare le polemiche è stato un commento pronunciato pubblicamente, in cui ha paragonato due città italiane — una settentrionale e una meridionale — in riferimento al diverso livello di mobilitazione per la crisi a Gaza. La frase incriminata, secondo alcuni, celerebbe un pregiudizio nei confronti degli abitanti del Sud.

Durante un’intervista, l’alto funzionario aveva osservato che “una città come Milano non è Napoli… lì la gente è abituata ad alzarsi alle sei del mattino”. Un’affermazione che, seppur pronunciata con apparente leggerezza, ha suscitato l’indignazione di diversi gruppi e figure politiche, soprattutto nel Meridione.

Ad aprire le danze sono stati esponenti del movimento neomeridionalista, che hanno accusato la funzionaria — originaria dell’entroterra campano — di rafforzare stereotipi “stanchi e offensivi” che contrappongono lavoratori del Nord a presunti fannulloni del Sud. Il tono della dichiarazione, a loro dire, contribuirebbe a una narrazione ingiusta e superata.

Le conseguenze non si sono fatte attendere. Il gruppo consiliare di un partito di centrodestra a Napoli ha chiesto di interrompere il procedimento avviato ad agosto per conferirle la cittadinanza onoraria. La decisione finale spetta alla giunta comunale, che dovrà ora valutare il da farsi in un clima di crescente tensione.

Nel frattempo, un noto legale partenopeo ha annunciato l’intenzione di promuovere un’azione legale collettiva contro la diplomatica delle Nazioni Unite, accusandola di aver danneggiato l’immagine di una parte significativa della popolazione italiana.

La questione ha assunto anche un profilo politico nazionale. Un parlamentare della maggioranza ha chiesto all’ex presidente della Camera, oggi candidato di un’ampia coalizione progressista nella regione, di prendere posizione contro quelle che definisce “parole inaccettabili”. Un’altra senatrice della stessa area politica ha rincarato la dose, sostenendo che il commento non fa altro che alimentare vecchi pregiudizi.

La diretta interessata ha cercato di placare le polemiche con un lungo intervento sui social. Nel suo messaggio ha difeso la propria posizione, dichiarandosi ferita dalla reazione spropositata. “È impensabile che io, che mi definisco con orgoglio donna del Sud, possa aver voluto offendere la mia gente”, ha scritto, parlando di “manipolazioni” da parte di chi, a suo dire, la attacca per motivi politici.

Nel frattempo, anche in un’altra città italiana, Bologna, si solleva un fronte critico contro la proposta del sindaco di conferirle la cittadinanza onoraria. È stata avviata una petizione per fermare l’iniziativa. Tra i contrari anche un ex presidente della Camera, esponente di lungo corso del centro politico italiano.

ANSA

 

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