CRONACA

Polizia cattura 6 ricercati a livello internazionale per rapina

La Polizia di Stato ha eseguito sei mandati di arresto internazionale nei confronti di altrettanti individui ritenuti appartenenti a un’organizzazione criminale specializzata in rapine a mano armata.

L’operazione è stata condotta dagli investigatori della Questura di Piacenza, in collaborazione con la Squadra Mobile di Monza, nell’ambito di un’inchiesta avviata in seguito a una serie di colpi messi a segno in territorio svizzero.

Gli arrestati, di origini nordafricane e sudamericane, risultano tutti residenti in Italia. Utilizzavano veicoli intestati a loro nome con cui partivano dal Nord Italia per dirigersi verso la Svizzera. Prima di varcare il confine, provvedevano a sostituire le targhe delle auto per eludere i controlli.

Una volta oltrepassata la frontiera, il gruppo si divideva in squadre per compiere assalti armati, in particolare ai danni di stazioni di servizio situate nell’area di Balerna.

Il modus operandi era sempre lo stesso: si fingevano normali clienti, poi estraevano una pistola con cui minacciavano i dipendenti e, in alcuni casi, li aggredivano fisicamente.

Arraffato il denaro custodito in cassa — spesso diverse migliaia di franchi — fuggivano a bordo dei veicoli con targa alterata. Superata nuovamente la frontiera, ripristinavano le targhe originali e tornavano in Italia per spartirsi il bottino.

Grazie alle indagini condotte dalla polizia elvetica, è stato possibile identificare i membri del gruppo e richiedere l’emissione dei mandati internazionali di cattura.

A quel punto è entrato in azione il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno italiano, che ha attivato le ricerche sul territorio nazionale. Gli inquirenti hanno localizzato i sei sospettati tra le province di Piacenza e Monza, coordinando gli interventi con le rispettive Squadre Mobili.

Le operazioni di rintraccio si sono rivelate particolarmente complesse: alcuni dei ricercati erano privi di una residenza fissa, costringendo gli agenti a lunghi appostamenti e pedinamenti; altri, invece, risultavano incensurati e conducevano una vita apparentemente irreprensibile, con lavori regolari e nessun precedente penale in Italia.

Nel giro di 48 ore, però, tutti i membri del gruppo sono stati identificati, bloccati e arrestati. Ora si trovano in carcere in attesa della procedura di estradizione verso la Svizzera, dove dovranno rispondere dei reati commessi e dove rischiano condanne fino a 15 anni di reclusione.

L’operazione è stata resa possibile grazie alla stretta collaborazione tra le forze di polizia italiane e svizzere, al lavoro congiunto delle strutture investigative internazionali e al coordinamento centrale garantito dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.

ANSA

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