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Muore a 82 anni John Lodge, voce e bassista dei Moody Blues

John Lodge, iconico bassista e cantante della storica band britannica Moody Blues, è scomparso all’età di 82 anni. La notizia della sua morte improvvisa è stata diffusa dalla famiglia attraverso un comunicato ufficiale: “È con immenso dolore che annunciamo la perdita inaspettata di John Lodge”.

Nato a Birmingham nel 1945, Lodge si era unito ai Moody Blues nel 1966, diventando una delle figure chiave del gruppo e contribuendo al loro successo globale. Il gruppo, tra i protagonisti assoluti della “British Invasion” degli anni ’60, ha avuto un’enorme influenza sulla scena rock internazionale, specialmente negli Stati Uniti.

Con una carriera che ha attraversato oltre cinque decenni — dal 1964 al 2018 — i Moody Blues hanno venduto più di 70 milioni di dischi nel mondo. Lodge è stato autore e interprete di alcuni dei lavori più celebri della band, tra cui l’album seminale Days of Future Passed (1967), pietra miliare del rock psichedelico e considerato uno dei primi concept album della storia. A questo seguì In Search of the Lost Chord (1968), che segnò una svolta ancora più sperimentale per il gruppo.

Tra i brani più amati in cui la sua firma è riconoscibile, si ricordano Question, Isn’t Life Strange, e soprattutto Nights in White Satin, ballata del 1967 che ha conquistato il mondo e che è stata più volte scelta come colonna sonora in film e serie tv di Hollywood.

Padre di due figli e figura discreta ma fondamentale nella storia del rock sinfonico e progressivo, John Lodge lascia un’eredità musicale che ha attraversato generazioni, segnando indelebilmente la storia della musica moderna.

ANSA

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