In marcia con fiaccole e striscioni per ricordare quattro vite spezzate

SCANZANO JONICO – Una piazza Gramsci gremita e illuminata dalle fiaccole ha accolto ieri sera centinaia di persone riunite per ricordare i quattro braccianti agricoli indiani morti sabato scorso nell’incidente sulla Statale 598 Fondovalle dell’Agri.
Cgil, Cisl e Uil, insieme alle federazioni di categoria Flai, Fai e Uila, hanno organizzato il presidio per denunciare ancora una volta le condizioni di sfruttamento in cui vivono e lavorano molti migranti impiegati nell’agricoltura lucana.
“Non è una fatalità – hanno dichiarato i sindacati – ma la conseguenza dello sfruttamento: lavoratori stipati in veicoli non idonei, trasporti irregolari, assenza di controlli, caporalato ancora diffuso.”
Accanto ai sindacati, anche rappresentanti del mondo politico e dell’associazionismo. Tra gli intervenuti, il commissario regionale del Partito Democratico Daniele Manca, che ha sottolineato la necessità di un cambio di passo:
“Il cordoglio non basta. Serve un impegno concreto per garantire sicurezza e dignità a chi lavora la terra.”
Durante la manifestazione è stato ricordato anche il problema della viabilità nella regione. La Statale 598, teatro della tragedia, è stata più volte segnalata come pericolosa a causa della scarsa manutenzione. I promotori chiedono alle istituzioni un piano di intervento urgente per garantire trasporti sicuri, controlli efficaci e condizioni di lavoro dignitose.
Un corteo silenzioso ha poi attraversato le vie del centro, con fiaccole e striscioni che recitavano: “Mai più morti sul lavoro” e “Giustizia per i braccianti”.