POLITICA

Comunità ebraica di Roma aberranti celebrazioni di assassini del 7 ottobre

“Il 7 ottobre avremmo voluto unirci, insieme alla società civile, in un momento di riflessione e raccoglimento per onorare la memoria delle vittime del brutale attacco perpetrato da Hamas e per invocare il ritorno in sicurezza di tutti gli ostaggi ancora nelle mani dei loro rapitori.

Quell’evento, per ferocia, scala e modalità, rappresenta un episodio senza precedenti persino nel contesto del terrorismo internazionale.

Eppure, ciò che abbiamo visto in diverse piazze italiane è stato ben diverso: striscioni, cori e iniziative che hanno trasformato quella data in un simbolo di ‘resistenza palestinese’, minimizzando o giustificando atti di inaudita violenza.

Non si può in alcun modo giustificare chi si rende responsabile di stupri, massacri e uccisioni di civili inermi, inclusi bambini e neonati, colpevoli solo di essere ebrei. Tali manifestazioni sono profondamente inquietanti, e fanno ancora più male perché avvengono qui, nel nostro Paese, nel cuore di quella che consideriamo la culla della civiltà occidentale.”

A dichiararlo è Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma, che ha poi aggiunto:

“Di fronte al riemergere di un antisemitismo sempre più esplicito, davanti agli atti vandalici contro le pietre d’inciampo e alle scritte intimidatorie apparse sui negozi kasher, davanti a questo clima di ostilità crescente, rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche affinché condannino con fermezza e senza ambiguità ogni forma di odio antiebraico. Ringraziamo le istituzioni per la vicinanza dimostrata, ma chiediamo anche che si passi dalle parole ai fatti, con misure concrete a tutela della convivenza civile e del rispetto reciproco.”

ANSA

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