CULTURA E EVENTI

Dal 22 febbraio 2026 ad Assisi l’ostensione pubblica delle spoglie di San Francesco

In occasione dell’ottavo centenario della sua dipartita, i devoti provenienti da ogni angolo del mondo potranno raccogliersi davanti al corpo del Poverello, reso visibile a tutti: “Un dono eccezionale, un profondo invito alla preghiera e un’occasione per contemplare il Vangelo di Cristo incarnato nella vita di un uomo come noi”, si legge in una comunicazione del Sacro Convento che oggi, 4 ottobre, giorno dedicato a san Francesco d’Assisi, fondatore dell’Ordine francescano e patrono d’Italia, ha diffuso la notizia.

“Questa esposizione, ispirata al tema evangelico del seme che muore per portare frutto nell’amore e nella fraternità, ci sollecita a riflettere sulla vita del santo, che continua a generare frutti anche dopo 800 anni, stimolando l’umanità intera verso la via della pace, della solidarietà, del servizio ai più bisognosi, della gioia e della salvaguardia del creato”.

Un percorso fruibile da tutti

L’ottocentesimo anniversario della morte di san Francesco si configura così come un momento di memoria e rinnovamento, una celebrazione della vita “che germoglia a partire dal dono e dall’offerta di sé”, un seme “seminato nella terra che continua a produrre frutti di pace, fede e amore”.

San Francesco incarna lo spirito di questo evento. Nel comunicato si specifica che “grazie al consenso concesso dal Santo Padre Leone XIV attraverso la Segreteria di Stato vaticana, si procederà all’esposizione pubblica delle sue spoglie” nella basilica a lui dedicata ad Assisi.

Le reliquie saranno trasferite dalla loro collocazione originaria, situata nella cripta, e collocate ai piedi dell’altare papale nella chiesa inferiore della basilica.

Per far fronte al prevedibile grande afflusso di fedeli e assicurare a ciascuno un’esperienza raccolta e significativa, è stato istituito un sistema di prenotazione gratuita e obbligatoria tramite il portale ufficiale del centenario (www.sanfrancescovive.org), disponibile in italiano e inglese.

La venerazione delle reliquie si svolgerà attraverso un percorso accessibile a tutti, concepito per facilitare un incontro personale e comunitario. Saranno offerte due modalità al momento della prenotazione: visita in gruppo con accompagnamento di un frate che, con una breve riflessione, aiuterà a comprendere il significato spirituale dell’esperienza; oppure visita individuale, con un momento di preghiera personale e silenziosa.

Al termine del percorso di venerazione sarà celebrato un breve rito liturgico e ogni partecipante riceverà un dono dalla comunità dei frati. Particolare attenzione è riservata a persone con disabilità motorie o visive, per le quali sono stati previsti percorsi adeguati.

Per i pellegrini, dal lunedì al sabato, nella chiesa superiore della basilica si celebreranno due messe internazionali (alle ore 11 e alle ore 17). Sono inoltre previste esperienze di venerazione serale comunitaria, dedicate a famiglie, religiosi e religiose, e membri dell’Ordine francescano secolare.

La premier Meloni: san Francesco pilastro della nostra identità nazionale

Questa mattina sono iniziate le celebrazioni ufficiali del 4 ottobre alla presenza della presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, accolta dalla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, dal custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni, e dai frati della comunità francescana.

Questa edizione è particolarmente significativa perché coincide con la recente approvazione da parte del Parlamento italiano della legge che istituisce il 4 ottobre come festa civile nazionale dedicata ai valori francescani di pace, fraternità e cura del creato.

Alle 10, nella basilica superiore, si è svolta la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da Camillo Cibotti, vescovo di Isernia-Venafro e Trivento, durante la quale il sindaco di L’Aquila, Pierluigi Biondi, ha acceso la lampada votiva dei comuni italiani con l’olio donato dalla Regione Abruzzo.

Alle 11:30, dalla Loggia del Sacro Convento, padre Carlos Alberto Trovarelli, ministro generale dell’Ordine francescano dei frati minori conventuali, ha rivolto un saluto. “Oggi – ha dichiarato Giorgia Meloni nel suo intervento – il popolo italiano volge il suo sguardo qui, ad Assisi, perché san Francesco è una delle figure fondanti dell’identità italiana”.

Il vescovo Sorrentino: nessun profitto dalle armi

Nel pomeriggio, nella Cappella papale della chiesa inferiore, l’arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, presiederà i vespri solenni. Seguiranno una processione alla chiesa superiore e la Benedizione all’Italia. Rivolgendosi ai presuli e ai pellegrini abruzzesi presenti, il vescovo-arcivescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Domenico Sorrentino, ha richiamato l’attenzione sulle numerose guerre che insanguinano il pianeta: “La condizione della pace […] necessita anche di una nuova cultura e di una nuova consapevolezza.

Esige che le armi non siano più un affare economico, ma qualcosa di orribile da ridurre progressivamente nell’economia mondiale, trasformando quest’ultima in un’economia di pace e non di conflitto. La pace va costruita innanzitutto nei nostri cuori e nelle nostre relazioni quotidiane, a partire dalla famiglia”, ha scritto monsignor Sorrentino, esortando tutti a essere uomini e donne di pace.

VATICAN NEWS

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