CRONACA

Convention Confartigianato su energia e transizione: delegazione materana, il paradosso lucano dei costi alti

L’energia resta una delle voci di spesa più pesanti per famiglie e imprese italiane. Secondo Confartigianato, i prezzi al consumo di elettricità, gas e altri combustibili rilevati tra gennaio e luglio 2025 sono superiori del 49,8% rispetto alla media del 2021.

Un dato quasi triplo rispetto all’inflazione complessiva accumulata nello stesso periodo, pari al 17%. A dirlo è un rapporto di Confartigianato, presentato alla 21ª edizione della convention Energies & Transition High School, organizzata a Domus de Maria (Cagliari) in collaborazione con i suoi Consorzi energia Caem, CEnPI, Multienergia.

Alla convention sono presenti Rosa Gentile e Gerarda Bonelli, presidente e direttrice Confartigianato Matera. Secondo i dati, il prezzo medio dell’elettricità per le PMI italiane è di 28 centesimi al kWh, superiore del 22,5% alla media Ue.

A incidere in modo decisivo è il carico fiscale: tasse e oneri pesano per 7,78 centesimi al kWh, oltre il doppio (+117,4%) rispetto al livello medio europeo. In questa classifica negativa l’Italia è seconda solo alla Polonia, dove il prelievo arriva a 7,90 centesimi.

“Un paradosso specie nella nostra realtà regionale, se si pensa che – commenta Rosa Gentile – siamo fornitori di risorse energetiche per il Paese innanzitutto petrolio e gas ma anche per l’importante produzione da fonti rinnovabili e ancora se si pensa che per le grandi imprese energivore il fisco in bolletta cala al punto da risultare inferiore del 19,6% rispetto alla media Ue.

Il differenziale di costo grava non solo sulle regioni a più alta concentrazione manifatturiera ma anche sulle piccole regioni come la nostra e sulle pmi e del comparto artigianato. Sicuramente le piccole e le medie imprese sono quelle più penalizzate. – sottolinea -.

Oggi abbiamo necessità di trovare delle fonti energetiche rinnovabili a un costo che le imprese possano sostenere per essere competitive sia in Europa, sia nel resto del mondo”. “Il caro-energia frena la competitività delle piccole imprese – ha dichiarato il presidente di Confartigianato Marco Granelli –.

Non chiediamo privilegi, ma regole eque: oggi i piccoli pagano anche per i grandi”. “Per ridurre l’impatto del caro-energia su imprese e famiglie – sottolinea il presidente di Confartigianato  – occorrono interventi su piu’ fronti: riduzione del carico fiscale in bolletta che penalizza soprattutto le piccole imprese, diversificazione delle fonti di approvvigionamento, sostegno convinto delle rinnovabili, investimenti per incentivare lo sviluppo dell’idrogeno come vettore energetico strategico, senza trascurare la ricerca sul ‘nucleare pulito’, puntando sulle opportunita’ offerte dalle innovazioni tecnologiche introdotte con i reattori di nuova generazione”.

Un aiuto arriva dai Consorzi energia di Confartigianato (Caem, CEnPI, Multienergia), che nel 2024 hanno gestito 876,4 milioni di kWh di elettricità e 70,3 milioni di metri cubi di gas per oltre 73 mila clienti, garantendo anche il risparmio di 81.448 tonnellate di CO₂ grazie all’acquisto di energia rinnovabile certificata.

Come Confartigianato – prosegue la delegazione materana – siamo convinti che il supporto dei Consorzi Energia sia fondamentale.

“Un risultato importante – conclude Confartigianato Matera- che si traduce non solo in risparmi economici per le imprese, ma anche in benefici ambientali: nel 2024 le forniture di elettricità hanno permesso di ridurre 81.448 tonnellate di CO₂ grazie all’acquisto di energia rinnovabile certificata. Un percorso che intendiamo rafforzare per accompagnare gli imprenditori verso un futuro sostenibile e competitivo”.

La convention sarda, che vede la partecipazione di ministri, accademici e rappresentanti delle istituzioni, affronta i nodi cruciali della transizione energetica: nuovi scenari geopolitici, fonti rinnovabili e nucleare, politiche industriali e strategie per ridurre il divario competitivo che oggi penalizza l’Italia rispetto al resto d’Europa.

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