La Flotilla a 90 miglia da Gaza, ‘mai missione così vicina’
Meloni: 'Irresponsabile insistere'

“Flotta umanitaria: Arriva l’avviso da Israele”
“Alle 20:25 (19:25 ora italiana), Israele ha inviato un avvertimento alle navi della missione di solidarietà”.
A comunicarlo sono gli attivisti della delegazione italiana impegnata nella missione.
“Una dozzina di imbarcazioni si stanno avvicinando alla nostra flotta”
“Un gruppo di circa dodici imbarcazioni non identificate si sta dirigendo verso di noi, a una distanza di circa 5 miglia”, ha dichiarato il deputato del Partito Democratico, Arturo Scotto, che è a bordo della missione. “Le navi si muovono lentamente”, ha aggiunto Scotto.
Scotto: “A 75 miglia da Gaza, ci intercetteranno”
“Abbiamo ricevuto notizie che fra poco verremo fermati dalla Forza di Difesa israeliana (IDF), e la nostra missione sarà interrotta”, ha detto in seguito Arturo Scotto, collegato con la Federazione Pd di Termoli. “Mi scuso, ma devo liberare il telefono per altre comunicazioni urgenti. La situazione è critica: siamo ora a 75 miglia dalla costa e abbiamo già superato il limite arbitrario delle 150 miglia dalla costa di Gaza, un confine che riteniamo illegittimo”, ha dichiarato il deputato.
Turchia: “Evacuati 11 attivisti dalla missione”
Le autorità turche hanno comunicato di aver evacuato 11 attivisti, tra cui 3 cittadini turchi, dalle imbarcazioni della Flotilla diretta a Gaza. “Nel quadro delle operazioni di soccorso umanitario, 11 persone, tra cui 3 cittadini turchi, che hanno richiesto assistenza, sono state trasportate a terra dalle nostre forze navali”, ha annunciato il ministero della Difesa turco in un comunicato. La notizia è stata riportata dalla rete statale TRT.
Ieri, le forze armate turche avevano dichiarato che, se necessario, sarebbero intervenute per il soccorso in coordinamento con i partner internazionali.
Flotta a 90 miglia da Gaza: “Mai una missione così vicina”
“Siamo a 90 miglia da Gaza, credo che mai una missione umanitaria sia arrivata così vicino”, ha dichiarato Arturo Scotto, imbarcato sulla Global Sumud Flotilla. “Da una parte, proviamo orgoglio, dall’altra, rabbia, perché sappiamo che non riusciremo a raggiungere la nostra destinazione”, ha aggiunto. “Siamo in acque internazionali, quindi se dovessimo essere fermati, si tratterebbe di un atto illegale. Comunque, seguiremo le linee guida della Flotilla, che prevedono la resistenza pacifica”, ha concluso Scotto.
Crosetto agli attivisti: “Le forze armate vi difenderanno”
“Mi sento in dovere di rassicurare quei pochi che non si sentono rappresentati dalle nostre forze armate: se ci fosse un pericolo, i militari italiani saranno pronti a difendervi”, ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rispondendo alle critiche ricevute da alcuni attivisti che, a Palermo, avevano espresso il loro dissenso per la presenza di uno stand dell’Esercito italiano. “Sono certo che la maggior parte degli italiani apprezzi e si senta più sicura grazie al lavoro delle nostre forze armate”, ha aggiunto Crosetto.
Israele agli attivisti: “Non è troppo tardi, consegnate gli aiuti”
Gideon Sa’ar, ministro degli Esteri israeliano, ha lanciato un appello alla Flotilla, chiedendo agli attivisti di fermarsi: “Vi esortiamo a non proseguire questa provocazione e a consegnare gli aiuti in modo pacifico tramite il porto di Cipro, la marina di Ashkelon o altri porti vicini a Gaza”, ha dichiarato Sa’ar, invitando a un compromesso con Grecia e Italia per facilitare la distribuzione degli aiuti attraverso la Chiesa.
Delegazione italiana della Flotilla: “Le istituzioni devono prendersi le proprie responsabilità”
Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana della Global Sumud Flotilla, ha risposto alle critiche ricevute: “Ci chiamano irresponsabili, ma siamo noi a chiedere alle istituzioni di agire con responsabilità”. “Nessuno si chiede perché questi attivisti dovrebbero essere messi in pericolo in acque internazionali. La realtà è che, quando si tratta di Israele, le regole non sembrano più valere”, ha aggiunto Delia. “Le persone a bordo meritano il nostro massimo rispetto, perché sono intervenuti dopo anni di sofferenze senza che alcun governo avesse osato fare qualcosa”, ha concluso.
Tajani in contatto con Fidan: “Evitiamo un’escalation”
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha riferito di aver avuto un lungo colloquio con il suo omologo turco, Hakan Fidan, riguardo alla situazione a Gaza. “Abbiamo discusso della proposta di pace di Donald Trump per Gaza e sostenuto gli sforzi di mediazione della Turchia e degli altri attori regionali per convincere Hamas ad accettare il piano”, ha detto Tajani. “La nostra priorità resta evitare che la situazione della Flotilla degeneri e prevenire un’escalation”, ha aggiunto il ministro.
ANSA