Per i tumori del cervello oltre 100 identikit molecolari

Sono oltre cento i tipi e i sottotipi di tumore del cervello finora noti, distinti sulla base delle loro caratteristiche molecolari e raccogliere tutti questi identikit molecolari è cruciale per diagnosi corrette e per individuare le terapie più efficaci, all’insegna della medicina di precisione e personalizzata.
Raccoglierli in banche dati è l’obiettivo al quale si lavora in Europae uno dei cataloghi più vasti che si trova in Italia, in Campania, dove il Ceinge-Biotecnologie Avanzate Franco Salvatore di Napoli ha finora analizzato circa 2.000 casi.
Sebbene i tumori maligni del cervello siano rari, sono estremamente aggressivi e solo negli ultimi anni si stanno affacciando terapie innovative, la cui efficacia dipende fortemente dalla capacità di individuare specifiche alterazioni genetiche o epigenetiche, relative cioè a meccanismi che regolano l’espressione dei geni senza alterare la sequenza del Dna.
Per identificare i pazienti candidabili a queste terapie è fondamentale conoscere a fondo la biologia del tumore e per farlo occorrono tecnologie avanzate, attualmente disponibili in pochissimi centri in Europa.
“Ad oggi sono noti oltre 100 differenti tipi e sottotipi di tumori cerebrali, ognuno con caratteristiche molecolari e comportamenti clinici distinti e che dunque richiedono differenti approcci terapeutici”, rileva Della Monica.
“Diventa quindi essenziale – prosegue – un inquadramento molecolare accurato, che si avvalga delle più moderne tecnologie: non solo lo studio del genoma, ma anche la profilazione epigenomica che permette oggi di delineare in modo estremamente dettagliato il profilo di ciascun tumore, aprendo la strada a strategie terapeutiche sempre più personalizzate”.
Il programma di profilazione dei tumori del cervello è attivo in Campania da tre anni, coinvolge tutte le 14 strutture di neurochirurgia della regione e sta attirando anche pazienti da altre regioni italiane.
Questo passo è stato possibile grazie alla collaborazione con l’Osservatorio delle Neuroscienze, nato di recente sotto la guida di Giuseppe Catapano, che ha permesso la nascita del nuovo Centro per le Neuroscienze (Ican).
Per il presidente del Ceinge, Pietro Forestieri, “questo progetto è un esempio concreto di come la medicina di precisione possa diventare accessibile e capillare anche applicata su larga scala, con l’obiettivo di garantire equità nell’accesso a diagnosi molecolari di altissimo livello”.
Per l’amministratore delegato del Ceinge, Mariano Giustino, “la Campania dimostra che quando si investe su persone, competenze e tecnologia, si possono creare modelli di eccellenza che fanno davvero la differenza nella vita delle persone Anche nelle sfide più difficili, come quella contro i tumori cerebrali”.
ANSA