CULTURA E EVENTI

Un Centro studi nel Parco dell’Appennino Lucano

Il 20 settembre sarà inaugurata a Spinoso la struttura che ha per obiettivo lo studio e la tutela della biodiversità, dotata di laboratori con microscopi di nuova generazione, attrezzature per la bio-acustica, sistemi per l'estrazione di DNA e strumenti avanzati di ecologia molecolare.

Prende finalmente corpo il progetto per un centro studi sulla biodiversità nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese.

Nell’ambito Programma Operativo Complementare (POC) al PO FESR 2014/2020 della Regione Basilicata Asse 5 – TUTELA DELL’AMBIENTE ED USO EFFICIENTE DELLE RISORSE Azione 6D.6.5.A.2 – Interventi per ridurre la frammentazione degli habitat e mantenere il collegamento ecologico e funzionale, l’Ente Parco ha dotato il Centro di Spinoso di laboratori per il monitoraggio e la ricerca nell’ambito delle scienze biologiche, ecologiche ed ambientali, dotati di microscopi di nuova generazione, attrezzature per lo studio della bio-acustica, sistemi per l’estrazione di DNA da matrici ambientali e strumenti avanzati di ecologia molecolare.

Il potenziamento del Centro consentirà di consolidare la presenza scientifica sul territorio e attrarre competenze, risorse e investimenti, generando un indotto economico positivo e sostenibile.

Il 20 Settembre ci sarà l’inaugurazione della struttura che dopo i saluti del Sindaco di Spinoso De Luise e del Presidente della Comunità del Parco Rubino vedrà la presenza del Prof. Canestrelli, del direttore Luzzi e del Presidente Tisci, della dott.ssa Antonella Logiurato responsabile di Natura 2000 Rete Regionale della Basilicata e della responsabile dell’Area Tutela e Sviluppo del territorio del Parco Ing. Tina Coppola che spiegheranno le ragioni e la portata dell’investimento oltre che la strategicità dello stesso.

A concludere i lavori l’assessore all’Ambiente Laura Mongiello con la quale il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano ha avviato da tempo un proficuo rapporto collaborativo e che ha aiutato l’Ente nella realizzazione del progetto.

“Non si tratta soltanto di un investimento in macchinari e beni materiali – ha commentato il Presidente del Parco Antonio Tisci – ma di un vero e proprio progetto di ricerca, la sinergia con Università e Enti di Ricerca permetterà inoltre di creare un ambiente stimolante per la formazione avanzata grazie a master, dottorati di ricerca e summer school.

Potranno essere utilizzate strutture e risorse del Centro per arricchire l’offerta formativa con esercitazioni pratiche sul campo per i corsi di Scienze Ambientali e Biologiche, offrendo agli studenti un contesto ideale per applicare le conoscenze teoriche acquisite.

Tutto questo contribuirà, a sua volta, a rendere il Centro un polo di riferimento sul territorio locale all’interno della rete dei centri di ricerca e formazione avanzata già presenti in Italia, stimolandone lo sviluppo scientifico e didattico”.

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