Von der Leyen, ‘l’Europa sta lottando per pace e libertà’

Salta intesa S&d-Renew-Ppe su risoluzione unitaria su Gaza
Lo scontro tra Socialisti e Popolari all’Eurocamera fa saltare il testo comune della maggioranza Ue su Gaza. Fallisce dunqur il tentativo di trovare una quadra tra socialisti, liberali e popolari.
Non arriva l’accordo sulla bozza circolata ieri sera e priva della menzione al “genocidio” per venire incontro ai popolari, ma che conteneva la richiesta di “sanzioni” a Israele e “interruzione dei rapporti commerciali”, condizioni posta dai socialisti. Dopo gli scontri in aula tra Ppe e S&d, seguiti al discorso di Ursula von der Leyen, però l’intesa tra i tre gruppi è saltata.
Von der Leyen, ‘unica maggioranza possibile è europeista’
“Non ci può essere dubbio sulle sfide che abbiamo di fronte. Un’altra cosa è chiaramente emersa da questo dibattito: l’Ue è capace di agire, ora dobbiamo sviluppare l’urgenza di agire. Se restiamo uniti possiamo creare le condizioni per la prosperità.
L’unica maggioranza che può fare qualcosa per gli europei è una maggioranza pro-Ue, e io sarò sempre pronta a sotenerla, a creare ponti”. Lo ha detto la presidente della Commisisone Ursula von der Leyen nella replica in Aula invitando a “concentrarsi non su quello che ci divide, ma sulla nostra casa europea, su quello che ci unisce”.
Sa’ar, von der Leyen influenzata dalla propaganda di Hamas
“Le parole della presidente della Commissione europea sono spiacevoli. Alcune sono anche influenzate dalla propaganda mendace di Hamas e dei suoi alleati. Ancora una volta, l’Europa trasmette un messaggio sbagliato, che rafforza Hamas e l’asse radicale in Medio Oriente”.
Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar commentando le dichiarazioni di von der Leyen, la quale ha affermato che proporrà all’Ue di sospendere parzialmente l’accordo di associazione con Israele. “La presidente conosce bene gli sforzi di Israele, in collaborazione con l’Unione stessa, per fornire assistenza umanitaria a Gaza”, ha aggiunto.
I verdi a von der Leyen, ‘appello a unità non raccolto nel Ppe’
“L’Europa deve smettere di pensare come un mercato e iniziare ad agire come una potenza”. Lo ha detto il co-presidente dei Verdi Ue, Bas Eickhout, nel dibattito dopo il discorso sullo stato dell’Unione a Strasburgo.
“Il suo appello all’unità non ha avuto molto successo nel suo gruppo”, ha esordito rivolto a Ursula von der Leyen. “L’Ue deve sostenere Trump per sedersi al tavolo delle trattative, i droni di Putin sorvolano la Polonia, i bambini vengono bombardati e affamati a Gaza e noi non facciamo nulla.
L’Europa è entrata in un mondo di potere, eppure stiamo ancora giocando a scacchi, in un incontro di boxe. Continuare su questa strada è la ricetta per altri anni di umiliazioni”, ha sottolineato.
Scontro al Pe tra Socialisti-Ppe dopo discorso di von der Leyen
Appena pochi secondo dopo l’appello all’unità da parte di Ursula von der Leyen, uno scontro in Aula tra popolari e socialisti mette a dura prova la tenuta della maggioranza Ue.
Prendendo parola dopo la presidente della Commissione Ue, il capogruppo del Ppe, Manfred Weber, ha criticato duramente i socialisti, accusandoli di “mancanza di responsabilità” sull’intesa Usa-Ue e sul patto commerciale con il Mercosur.
Weber ha indicato il gruppo socialista come “il vero colpevole della crisi della maggioranza europeista” e ha sottolineato le divisioni interne alla famiglia socialista, elogiando l’atteggiamento “pragmatico” della leader danese Mette Frederiksen e aggiungendo: “Ci sono due realtà socialiste in Europa: Sánchez e Frederiksen!
E spero che non assisteremo a una diffusione in Europa della realtà politica spagnola”. Immediata e rabbiosa la replica di Iratxe Garcia Pérez, capogruppo dei socialisti. Rivolgendosi alla presidente della Commisisone, la spagnola ha sottolineato: “mi spiace ma devo dirle che oggi è risultato chiaro chi è il suo nemico principale, è il leader del Ppe, Manfred Weber. Si è sforzata di presentare un programma comune, ma ora sa chi il responsabile del fatto che la maggioranza non funziona”.
Bardella, ‘accordo con gli Usa è una resa economica’
“Quali interessi ha difeso quando ha firmato a nostro nome un accordo con gli Stati Uniti che avalla una resa economica dell’Europa? E come se ciò non bastasse, ha impegnato 700 miliardi europei per l’import energetico e sulla difesa.
La Francia ha un’industria militare di eccellenza per l’Europa, ma lei preferisce quella degli Stati Uniti”. Lo ha detto il capogruppo dei Patrioti, Jordan Bardella, parlando in aula a Strasburgo dopo l’intervento di Ursula von der Leyen. “Lei ha ceduto su tutto.
Sa difendere solo gli interessi tedeschi, quello si che sa farlo. Io intervengo a nome di milioni di francesi ed europei che sostengono che lei non rappresenta davvero l’Europa e da loro sarà giudicata duramente”, ha aggiunto Bardella.
Eurodeputati M5S, ‘von der Leyen ci prende in giro, sfiduciarla’
“Ursula Von der Leyen ha dimostrato in questo primo anno di mandato di essere incapace e pericolosa e per questa ragione va sfiduciata quanto prima. Il suo discorso sullo Stato dell’Unione è stata una presa in giro per tutti quei cittadini che chiedono pace, benessere e sviluppo.
Se oggi viviamo in tempi bui e incerti è proprio a causa della sua incapacità di immaginare compromessi e soluzioni per mettere fine alla guerra in Ucraina”.
Così in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo. ” Al contrario, il suo piano di riarmo è una macchia indelebile nella storia europea perché porta il nostro Continente direttamente in guerra e perché toglie risorse allo stato sociale, alla politica di coesione e ai cittadini più vulnerabili e poveri per finanziare le lobby delle armi.
Ursula Von der Leyen dice che non le piacciono i dazi, peccato che lei stessa abbia firmato un accordo con Trump che li prevede, condannando a morte migliaia di aziende italiane che esportano le loro eccellenze negli Stati Uniti.
Infine, Gaza: quelle di Von der Leyen sono lacrime di coccodrillo. È ipocrita chiedere il cessate il fuoco quando la sua Commissione non introduce nessuna seria politica di reazione al genocidio in corso.
Se la Presidente della Commissione fosse stata davvero solidale con il popolo palestinese, avrebbe annunciato l’embargo di armi allo Stato di Israele e avrebbe difeso pubblicamente la missione di Global Flotilla in cui semplici cittadini mettono a rischio la loro vita proprio per rimediare all’assenza dell’UE nell’assedio a Gaza.
E invece niente Von der Leyen ha dimostrato quanto disumana sia questa Commissione che deve andare a casa per il bene dell’Europa e dei suoi cittadini”, concludono gli eurodeputati.
Socialisti Ue a von der Leyen, su Gaza l’Ue arriva troppo tardi
“Mi spiace ma devo dirle che oggi è risultato chiaro chi è il suo nemico principale, è il leader del Ppe, Manfred Weber. Si è sforzata di presentare un programma comune, ma ora sa chi il responsabile del fatto che la maggioranza non funziona”.
Lo ha detto la capodelegazione del gruppo dei socialisti e democratici europei, Itatxe Garcia Perez, nel corso del dibattito sul discorso sullo stato dell’unione di Ursula von der Leyen. “Accettare 15% di dazi dagli Usa senza alcuna risposta è inaccettabile.
Lei in Scozia in un campo di golf ha seppellito i rapporti di Draghi e Letta. Presenteremo emendamenti all’accordo: gli agricoltori – ha aggiunto – non possono essere le vittime di Trump.
E dov’è l’Europa quando si muore a Gaza, quando i bambini vengono uccisi mentre cercano cibo? Abbiamo aspettato troppo tempo, accettiamo i suoi provvedimenti ma arrivano troppo tardi. Il genocidio va fermato”. Quindi Garcia Perez si è chiesta dov’era l’Europa “quando va in fiamme?”.
“Serve anche un piano europeo anche per gli alloggi”. “Signora von der Leyen: la responsabilità non significa fare alleanze con le destre, noi costruiremo all’Europa senza rinunciare al nostro contributo nel processo decisionale”, ha concluso.
Applausi ma anche contestazioni a Strasburgo per Von der Leyen
L’Aula di Strasburgo ha reagito con emozioni contrastanti al tradizionale discorso sullo Stato dell’Unione della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Nel corso dell’intervento, durato oltre un’ora, la presidente ha incassato più di 15 applausi, tra cui due standing ovation dedicate agli ospiti: alla nonna ed al bambino ucraini rapiti dai russi ed il tenente Nikolaos Paisios, leader delle squadre antincendio greche.
Molti eurodeputati della Sinistra, dei Verdi e dei Socialisti hanno indossato magliette rosse in segno di sostegno alla popolazione civile di Gaza, mentre numerosi scranni dell’estrema destra sono rimasti vuoti.
Non sono mancate le contestazioni, provenienti dai banchi dell’estrema destra, sui passaggi relativi a Israele, al settore automotive, ai vaccini e alla libertà di stampa. Interruzioni – soprattutto dai banchi dell’Afd – che hanno costretto von der Leyen a fermarsi più volte durante il discorso e che hanno portato la presidente Roberta Metsola a intervenire per sedare le proteste.
Von der Leyen, ‘stop a quorum unanimità nella politica estera’
“Sostengo il diritto di iniziativa del Parlamento europeo. E credo che in alcuni settori, ad esempio nella politica estera, sia necessario passare alla maggioranza qualificata.
È ora di liberarci dalle catene dell’unanimità. Il punto è che dobbiamo garantire che la nostra Unione sia più rapida e in grado di mantenere le promesse fatte agli europei. Perché è così che potremo vincere insieme questa battaglia.” Lo ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen concludendo il suo discorso sullo Stato dell’Unione.
Von der Leyen, ‘il futuro dell’auto Ue è elettrico’
“Nel rispetto della neutralità tecnologica, stiamo preparando la revisione del 2035. Milioni di europei desiderano acquistare automobili europee a prezzi accessibili. Dovremmo quindi investire anche in veicoli piccoli e convenienti.
Credo che l’Europa dovrebbe avere la sua auto e-car, ecologica, economica, europea. Non possiamo lasciare che la Cina e altri conquistino questo mercato. In ogni caso, il futuro è elettrico. E l’Europa ne farà parte. Il futuro delle auto e le auto del futuro devono essere realizzati in Europa.” Lo ha detto Ursula von der Leyen alla Plenaria del Pe.
“Siamo riusciti a stabilizzare i prezzi e a garantire l’approvvigionamento e ora siamo sulla strada dell’indipendenza energetica.
Dobbiamo generare più energie rinnovabili locali, con il nucleare come fonte di base. Sappiamo cosa ha fatto salire i prezzi: la dipendenza dai combustibili fossili russi. Quindi è ora di sbarazzarsi dei combustibili fossili russi.
E sappiamo cosa fa scendere i prezzi: energia pulita prodotta localmente”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen intervenendo al Parlamento Ue di Strasburgo per il discorso sullo Stato dell’Unione.
“Per questo motivo proporremo un nuovo Pacchetto Reti per rafforzare le nostra infrastrutture e accelerare il rilascio delle autorizzazioni e per accompagnare tutto questo, oggi presento una nuova iniziativa chiamata Autostrade dell’Energia”, ha spiegato la presidente della commissione Ue.
“Abbiamo individuato otto colli di bottiglia critici nella nostra infrastruttura energetica, dallo Stretto di resund al Canale di Sicilia. Ora lavoreremo per rimuovere questi colli di bottiglia uno per uno”, ha aggiunto von der Leyen.
Von der Leyen, ‘nessun fondo Ue per chi viola Stato di diritto’
“L’indipendenza dell’Europa consiste nel proteggere le nostre libertà. La libertà di decidere. Di esprimersi.
Di spostarsi in tutto il continente. La libertà di votare. Di amare. Di pregare. Di vivere in un’Unione basata sull’uguaglianza. La nostra democrazia e lo Stato di diritto sono i garanti di tali libertà. Abbiamo bisogno di un ciclo annuale integrato sullo Stato di diritto: un ritmo comune, tappe chiare e contributi da parte di tutte le istituzioni.
Il nostro obiettivo deve essere quello di colmare le lacune esistenti.” Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nello Stato dell’Unione alla Plenaria dell’Eurocamera. “Abbiamo rafforzato il legame tra i fondi e il rispetto dello Stato di diritto.
E con il prossimo bilancio a lungo termine andremo ancora oltre. Il rispetto dello Stato di diritto è un requisito imprescindibile per i fondi dell’Ue. Ora e in futuro”, ha aggiunto.
Von der Leyen, ‘intesa sui dazi con Usa dà stabilità’
“I dazi doganali sono tasse. Ma l’accordo garantisce una stabilità fondamentale nelle nostre relazioni con gli Usa in un momento di grave insicurezza globale.
Ci sono due imperativi per la spinta all’indipendenza dell’Europa. Il primo è raddoppiare gli sforzi in materia di diversificazione e partenariati.
L’80% del nostro commercio è con paesi diversi dagli Stati Uniti. Quindi dobbiamo sfruttare le nuove opportunità”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen dell’Eurocamera. “Il secondo imperativo è che l’Ue intervenga laddove altri si sono ritirati, come la ricerca”, ha aggiunto.
“In un momento in cui il sistema commerciale globale sta crollando, stiamo garantendo le regole globali attraverso accordi bilaterali.
Come con il Messico o il Mercosur. Oppure finalizzando i negoziati su un accordo storico con l’India entro la fine di quest’anno. Costruiremo anche una coalizione di paesi che condividono la nostra visione per riformare il sistema commerciale globale, come il Cptpp.
Perché il commercio ci consente di rafforzare le nostre catene di approvvigionamento, di aprire i mercati, si ridurre le dipendenze. In definitiva, si tratta di migliorare la nostra sicurezza economica. Il mondo vuole scegliere l’Europa. E noi dobbiamo fare affari con il mondo”, ha spiegato von der Leyen.
Von der Leyen: ‘Presto nuovo strumento per salvaguardia acciaio. Roadmap sul mercato unico per 2028’
Su materie come l’acciaio e altri metalli il rischio è di essere “in balia dei prezzi, dei volumi e della qualità che altri sono disposti e in grado di fornire.
La sovraccapacità globale sta comprimendo i margini e lasciando pochi incentivi a pagare un premio per la pulizia.
Ciò rende più difficile per l’industria siderurgica europea investire nella decarbonizzazione. Per questo motivo la Commissione proporrà un nuovo strumento commerciale a lungo termine che sostituisca le misure di salvaguardia sull’acciaio, ora in scadenza”.
Lo ha annunciato Ursula von der Leyen nel corso del discorso sullo Stato dell’Unione a Strasburgo. “L’Europa rimarrà sempre aperta. Ci piace la concorrenza. Ma proteggeremo sempre la nostra industria dalla concorrenza sleale”, ha aggiunto.
“Il Fmi stima che le barriere interne al mercato unico equivalgano a un dazio del 45% sulle merci. E a un dazio del 110% sui servizi. Pensate solo a ciò che ci stiamo perdendo.
E, come sottolineato dalla relazione Letta, il mercato unico rimane incompleto, soprattutto in tre settori: finanza, energia e telecomunicazioni. Abbiamo bisogno di scadenze politiche chiare. Per questo presenteremo una Roadmap per il mercato unico fino al 2028. Su capitali, servizi, energia, telecomunicazioni, il 28° regime e la quinta libertà per la conoscenza e l’innovazione. Solo ciò che viene misurato viene realizzato.
Von der Leyen, ora investire sulla difesa del fianco est
“L’economia di guerra di Putin non si fermerà, anche se la guerra dovesse finire. Ciò significa che l’Europa deve essere pronta ad assumersi la responsabilità della propria sicurezza. Naturalmente, la Nato sarà sempre essenziale.
Ma solo una posizione di difesa europea forte e credibile sarà in grado di garantire la nostra sicurezza”. Lo ha detto Ursula von der Leyen a Strasburgo. “E non c’è dubbio: il fianco orientale dell’Europa garantisce la sicurezza di tutta l’Europa.
Dal Mar Baltico al Mar Nero. Ecco perché dobbiamo investire nel sostenerlo attraverso un sistema di sorveglianza del fianco orientale.
Ciò significa dotare l’Europa di capacità strategiche indipendenti. Dobbiamo investire nella sorveglianza spaziale in tempo reale, affinché nessun movimento di forze passi inosservato. Dobbiamo ascoltare l’appello dei nostri amici baltici e costruire un muro di droni. Non si tratta di un’ambizione astratta. È il fondamento di una difesa credibile”.
Von der Leyen, ‘l’Europa sta lottando per pace e libertà’
“L’Europa è in lotta. Una lotta per un continente unito e in pace. Per un’Europa libera e indipendente. Una lotta per i nostri valori e le nostre democrazie. Una lotta per la nostra libertà e la nostra capacità di determinare il nostro destino. Non illudiamoci: questa è una lotta per il nostro futuro”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen a Strasburgo aprendo lo Stato dell’Unione.
Flash mob per Gaza a Strasburgo di Socialisti, Verdi e Sinistra
Socialisti, Verdi e Sinistra Ue uniti per un flash mob a sostegno di Gaza all’Eurocamera. Oltre 100 eurodeputati, vestiti di rosso, si sono radunati a Strasburgo questa mattina davanti all’ingresso della plenaria per un minuto di silenzio poco prima dell’inizio del discorso sullo Stato dell’Unione di Ursula von der Leyen. Presenti , tra gli italiani, gli eurodeputati di Pd, Avs e M5s.
ANSA