Prof. Hawass, farò una grande scoperta e porto Harrison Ford
Archeologo presenta l'autobiografia e racconta mostra Scuderie

“Ho scritto la storia della mia vita nel periodo del Covid, e forse anche per questo racconto sia le cose positive che quelle negative.
Iniziai il mio lavoro quando avevo 20 anni, quindi 58 anni fa, a maggio ne ho compiuti 78.
La passione per l’archeologia è scattata come un innamoramento improvviso, quando ho scoperto una piccola statua di Afrodite, ed è diventata nel tempo così forte che mi sento un faraone.
Scendo nelle tombe ancora adesso fino a 60 metri. La gente mi chiede se ho paura ma l’unica mia preoccupazione è per quello che voglio scoprire”.
Il più celebre egittologo del mondo, l’indomabile Zahi Hawass, racconta come un fiume in piena a Roma, tra i mosaici della Curia Iulia, il suo primo libro autobiografico.
In Italia esce col titolo ‘L’uomo con il cappello’, (edito da FAS, 324 pag. 30,00 euro. Traduzione di Stefania Sofra) e farà anche un piccolo tour per presentarlo, parlando anche delle scoperte archeologiche che faranno parte della grande mostra ‘Tesori dei Faraoni’, in programma alle Scuderie del Quirinale dal 24 ottobre al 3 maggio 2026.
“Voglio in Egitto la Stele di Rosetta del British Museum, lo Zodiaco di Dendera al Louvre e il Busto di Nefertiti al Neues Museum di Berlino. Io li riporterò indietro”, dice deciso Hawass che non si è mai fermato davanti a nessun ostacolo e ha una lunga serie di progetti e sogni nel cassetto.
“Devo annunciare le ultime scoperte in Egitto che sono sicuro saranno clamorose – spiega – e lo faremo nel 2026 in diretta televisiva. Ho fatto almeno 5 dirette di questo tipo ma questa lascerà svegli tutti: vedremo che cosa c’è dentro la grande piramide.
Sveleremo i segreti della tomba di Cheope? Posso dire che quello che abbiamo scoperto è che ci sono dei vuoti nella piramide e faremo vedere che la tomba del faraone è ancora dentro la piramide. Con me nella piramide per la grande scoperta io porterò Harrison Ford”.
Nel frattempo arriverà – dice – anche il film che racconta la sua storia col titolo italiano della biografia, ‘L’uomo con il cappello’.
“Roma è un luogo molto fortunato perché sta per ricevere dall’Egitto la mostra più importante mai uscita, nulla mai visto prima.
La mostra alle Scuderie del Quirinale conterrà alcune opere e reperti appena scoperti che escono per la prima volta dal paese”.
“Quando mi è stato chiesto di presentare questa mostra non nascondo che ho visto con emozione ogni singolo pezzo.
E poi ho realizzato per raccontarla un libro di avventure per ragazzi: porto due ragazzi italiani nello studio di Roberto Giacobbo e gli racconto cosa succede nelle piramidi.
Spero che ogni famiglia porti i figli a questa mostra per scoprire l’Egitto. Io amo profondamente l’Italia e forse è anche per questo che il nostro ministro ha deciso di mandare qui questa mostra. La voce di Roberto Giacobbo – amico di Hawass da 25 anni almeno – sarà nelle audioguide della mostra Tesori dei Faraoni che nella prevendita ha venduto 17mila biglietti”.
Della mostra – curata dal Tarek El Awady – Hawass ha anche curato il catalogo pubblicato da Allemandi editore.
Un focus speciale sarà dedicato alla “Città d’Oro”, uno degli scavi più importanti degli ultimi decenni, che ha riportato alla luce un grande insediamento urbano risalente al regno di Amenhotep III e Akhenaton.
“È la più grande scoperta dopo quella della tomba di Tutankhamon – dice Hawass – e l’abbiamo trovata per caso. Mai avrei pensato di trovare una città intera, divisa in sette aree, con centinaia di manufatti: vasellame, pellame, sandali e guanti, statue di basalto, gioielli, giocattoli, pesci coperti d’oro, stampi per fare amuleti. Una serie infinita di meraviglie”.
Poco dopo la mostra di Roma aprirà, il primo novembre, il Gem. “Sono molto orgoglioso perché ci ho creduto molto – dice l’archeologo – ed è una meraviglia che non appartiene solo all’Egitto ma a tutto il mondo.
Qui sarà trasportato l’intero tesoro di Tutankamon, il mio pezzo favorito è il trono perché nello schienale è riprodotto insieme alle moglie e hanno solo due sandali, uno a testa, per dire che nell’amore erano una sola persona.
Al Gem il tesoro avrà un padiglione a parte e la maschera d’oro avrà un’intera sala dove potrete sedervi e ammirarla”. Invita tutti ad andare, Hawass: “L’Egitto è un paese sicuro – dice – e abbiamo bisogno dei vostri soldi. Venite perché dobbiamo preservare l’Egitto”.
Ma la sua ricerca certo non finisce qui, continua a cercare senza sosta la tomba di Cleopatra e Marco Antonio e quella di Nefertiti, questo il suo sogno. “Sento che siamo vicini”, dice.
ANSA (di Elisabetta Stefanelli)