COMUNICATI STAMPA

Cer: Gruppo Cestari, monitorare stato di attuazione dei progetti per accelerare produzione

Le Cer (Comunità Energetiche Rinnovabili) in Italia sono ad un quarto dell’obiettivo previsto dal Pnrr (a fine maggio le domande di contributo dei fondi governativi sono solo 4.930 per una potenza complessiva di circa 440 MW). Per capire le ragioni  di un avanzamento lentissimo ed individuare i rimedi diventa necessario ed urgente monitorare, a poco più di un anno dall’ammissione al contributo della Regione Basilicata  per la promozione e per la costituzione delle comunità energetiche rinnovabili a favore di tutte le 93 istanze protocollate (62 per la provincia di Potenza e 31 per la provincia di Matera), lo stato di attuazione dei progetti ai quali è destinato un fondo di 1,3 milioni di euro.  “Noi operatori del settore – dice Marisol Cestari, legale rappresentante della CER Moliterno “Energia Dal Sole”, dirigente del Gruppo Cestari, che attraverso proprie società specializzate in Italia e all’estero opera, con base operativa a Moliterno, nel settore della produzione elettrica da fonti rinnovabili, realizzando impianti ecocompatibili e valutando gli impatti ambientali e sociali connessi all’implementazione di tecnologie alimentate da fonti alternative di energia, impegnato a promuovere le CER soprattutto al Sud – siamo pronti a fare la nostra parte per imprimere un’accelerazione. Tanto più – aggiunge – che la deadline si avvicina (la scadenza alle domande per il contributo governativo è fissata al 30 novembre 2025, mentre quella per la conclusione delle opere è il 30 giugno 2026). Non si parte da zero: in un solo anno siamo passati da poche decine a oltre 630 comunità già attive, con circa 1.200 in fase di costituzione. In Basilicata una decina quelle costituite ma mancano dati sulla loro operatività. Specie al Sud – sottolinea Marisol Cestari – le rinnovabili sono uno strumento più significativo di lotta alla povertà energetica e mezzo concreto contro lo spreco di energia. Nel Mezzogiorno sono 1,2 milioni le famiglie in povertà energetica, vale a dire che hanno difficoltà di acquistare un paniere minimo di beni e servizi energetici. La Basilicata  è seconda in Italia per stima con poco meno di 50 mila famiglie, il 17,8% del totale dei nuclei familiari, per circa 100 mila persone. E’ evidente che il bonus gas non basta specie perché ci sono contrade rurali non servite da rete gas. Altri dati: dal 2020 al 2023 in Italia siamo passati da 50.000 a quasi 400.000 nuovi impianti allacciati ogni anno. Significa 1.000 allacci al giorno. Oggi ci sono quasi 2 milioni di piccoli produttori di energia. Questo dimostra che la transizione non è più nelle mani di pochi grandi player, ma è diventata diffusa e partecipata. Dal Governo due i canali di accesso ai sostegni, per le Comunità energetiche: il primo prevede una tariffa incentivante su tutto il territorio nazionale, mentre il secondo riguarda adesso i Comuni entro i 50 mila abitanti  e consiste in un contributo in conto capitale – finanziato con 2,2 mld di euro dal Pnrr – per coprire fino al 40% delle spese ammissibili. Con ques

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