POLITICA

Screening neonatale per la SMA, scintille in Basilicata: scontro tra Vizziello e Morea

In Basilicata si accende il confronto politico sullo screening neonatale per l’atrofia muscolare spinale (SMA), dopo il caso di una diagnosi tardiva su un neonato lucano trasferito d’urgenza all’ospedale Giovanni XXIII di Bari.

A sollevare la questione è Giovanni Vizziello, capogruppo di Basilicata Casa Comune in Consiglio regionale, che punta il dito contro la legge regionale Morea-Pittella, approvata ad aprile. Vizziello parla di “clamoroso flop” e denuncia l’assenza di un piano efficace per la diagnosi precoce della SMA, nonostante una mozione da lui stesso proposta e approvata nel gennaio 2023.

“Si è scelto di finanziare con appena 40mila euro un solo laboratorio, quello di Matera, invece di affidarsi al centro screening della Puglia, che già tratta 47 patologie rare”, attacca il consigliere, aggiungendo che una diagnosi tempestiva nel recente caso avrebbe potuto migliorare significativamente la prognosi del neonato.

La replica arriva da Nicola Morea, consigliere regionale di Azione e cofirmatario della legge, che bolla le dichiarazioni di Vizziello come “vergognose speculazioni” e difende la norma, pensata – dice – per valorizzare le competenze lucane, in particolare il Laboratorio di Genetica dell’ospedale di Matera, diretto dal dottor Dell’Edera.

“Proprio quella struttura – afferma Morea – ha permesso una diagnosi tempestiva e l’attivazione immediata della terapia”. Il consigliere ricorda inoltre che lo screening volontario per i portatori sani di SMA è attivo dal 2021, anche per le donne in gravidanza, e che la nuova legge sarà pienamente operativa da metà ottobre, portando la Basilicata in linea con le altre regioni italiane.

Infine, l’affondo politico: “Vizziello guarda alla Puglia, noi puntiamo sulle nostre professionalità. Screditare il sistema sanitario lucano per fini politici è offensivo e irresponsabile”.

Pulsante per tornare all'inizio