Il sindaco di San Paolo Albanese lancia l’allarme: “Siamo abbandonati. Meloni venga a vedere con i suoi occhi”

A San Paolo Albanese, il più piccolo comune della Basilicata con appena 204 abitanti, lo spopolamento e la scarsità di servizi stanno mettendo a dura prova la vita quotidiana dei cittadini. Il sindaco Mosè Antonio Troiano non resta in silenzio e lancia un appello diretto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Venga a trovarci, venga a vedere di persona cosa significa vivere in un piccolo centro delle aree interne”.
Il borgo, situato nella Val Sarmento a 843 metri di altitudine, è una comunità di origine arbereshe fondata nel 1534. Nonostante le difficoltà, i residenti continuano a custodire con orgoglio tradizioni, lingua, rito religioso greco-bizantino e feste popolari. Ma l’orgoglio non basta a colmare il vuoto lasciato dallo Stato, secondo il primo cittadino.
Troiano critica duramente il nuovo Piano strategico nazionale per le aree interne, definendolo “inaccettabile”. “Nel documento si legge – denuncia – che il nostro declino è considerato irreversibile e che si dovrebbe accompagnare queste realtà verso una sostanziale chiusura, in modo dignitoso. È una frase scellerata. Non possiamo accettare che si scriva la fine delle nostre comunità”.
Proprio per difendere l’identità e la sopravvivenza di paesi come il suo, Troiano ha contribuito alla nascita della Rete Civica Meridionale, una realtà in crescita che unisce diversi Comuni nel tentativo di fare fronte comune contro l’abbandono istituzionale.
“Chiediamo attenzione, rispetto e investimenti – conclude il sindaco – non rassegnazione. La visita della premier Meloni sarebbe un segnale forte di vicinanza e speranza, soprattutto per le giovani generazioni che ancora vogliono credere in un futuro qui, nei nostri paesi”.