POLITICA

Basilicata, Lomuti (M5S): “Basta sprechi sul folklore, servono lavoro e infrastrutture. Prezioso l’intervento di Mons. Sirufo”

Un grido che arriva forte dalla Basilicata: “Basta sprechi sul folklore, i lucani chiedono lavoro, dignità e infrastrutture”.

A pronunciarlo è l’on. Arnaldo Lomuti, portavoce regionale del Movimento 5 Stelle, dopo le celebrazioni di San Rocco a Tolve (PZ), paese che, non a caso, è anche la terra del vicepresidente della Regione Basilicata, Francesco Pepe (Lega).

Le parole di Monsignor Francesco Sirufo, arcivescovo di Acerenza, pronunciate durante l’omelia, hanno dato voce a un malessere diffuso: la distanza tra i bisogni reali della comunità e la gestione delle risorse pubbliche.

“Non possiamo ignorare – spiega Lomuti – che in una regione con oltre il 40% di disoccupazione giovanile e un calo demografico del 15% nell’ultimo decennio, vedere 100mila euro di fondi regionali destinati alle feste patronali lascia l’amaro in bocca. Non è una questione di fede o tradizione, ma di priorità”.

Lomuti mette in luce una contraddizione: da un lato, la generosità economica verso le celebrazioni religiose; dall’altro, la rigidità politica quando si tratta di diritti e scelte di campo, come dimostra – ricorda il deputato – il recente rifiuto del sindaco di Tolve di approvare una mozione di solidarietà per il riconoscimento dello Stato di Palestina.

“Centomila euro di retorica solidale – aggiunge – che nascondono un’ipocrisia politica evidente”.

Il deputato allarga poi lo sguardo: i 1,2 miliardi di fondi PNRR destinati alla Basilicata non riescono a incidere sulla vita quotidiana. Basti pensare che per percorrere i 150 km tra Potenza e Bari servono ancora tre ore, e che l’ospedale San Carlo combatte con liste d’attesa più lunghe della media nazionale.

“Non è con le passerelle celebrative – osserva – che si misura l’efficacia di un governo regionale, ma con infrastrutture funzionanti, sanità accessibile e opportunità di lavoro concrete”.

Per il Movimento 5 Stelle la direzione è chiara: rafforzare il distretto agroalimentare, creare hub logistici, investire su centri universitari innovativi. “Sono proposte già sul tavolo – dice Lomuti – ma che restano inascoltate”.

Sul piano europeo, il richiamo è ancora più forte: la Commissione chiede alle regioni del Sud di rendere gli investimenti più mirati e produttivi, ma intanto la Basilicata perde i suoi giovani. Oltre 8.000 under 35 emigrati negli ultimi tre anni: una fuga di energie e talenti che nessuna festa patronale potrà mai compensare.

Eppure l’alternativa esiste. Lomuti la descrive come una Basilicata capace di diventare laboratorio di sviluppo sostenibile, unendo agricoltura innovativa, turismo responsabile, tutela ambientale e infrastrutture moderne.

“Serve una classe dirigente – conclude – che guardi lontano, che scelga per il futuro anche se questo significa rinunciare a consensi facili. La Basilicata merita molto di più di benefici occasionali: merita una visione”.

In questa cornice, le parole dell’arcivescovo Sirufo assumono un peso che va oltre l’ambito religioso: diventano un invito alla politica a ritrovare la rotta, mettendo davvero al centro i cittadini.

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