CRONACA

Ferragosto senza 14ª : alle lavoratrici negato diritto e dignità , la ditta SLEM resta in silenzio

Il SIFUS Basilicata denuncia con forza l’ennesima mancanza di rispetto nei confronti delle lavoratrici della mensa scolastica del Comune di Senise da parte della ditta SLEM, per la mancata erogazione della 14ª mensilità, nonostante gli obblighi contrattuali e il servizio regolarmente svolto.

“È inaccettabile che alla vigilia di Ferragosto – dichiara Pina De Donato, Segretaria Regionale del SIFUS – le lavoratrici siano costrette a fare i conti con l’ennesima mancanza di responsabilità e menefreghismo da parte della SLEM.

“Le persone non possono continuare a lavorare senza garanzie, senza rispetto e senza stipendio.”

Ad oggi le dipendenti si trovano ad affrontare le festività senza il diritto sacrosanto della 14^che rappresenta un sostegno importante per queste famiglie , le quali normalmente ricevono uno stipendio calcolato su 12 ore lavorative settimanali fino a giugno , soprattutto in un periodo economicamente delicato come questo, cioè quello estivo , nel quale non percepiscono altri ammortizzatori sociali sino alla riapertura scolastica : vi lasciamo immaginare.

Il sindacato lancia un appello urgente alla dott.ssa Castronuovo – prima cittadina di Senise- affinché intervenga con la massima urgenza presso la ditta appaltatrice per la tutela dei diritti delle maestranze e soprattutto per far sì che alla riapertura del nuovo anno scolastico si metta fine al consolidato modus operandi della ditta SLEM.

La dignità delle lavoratrici non è negoziabile , la SLEM deve pagare subito – aggiunge la segretaria regionale .

Questo ennesimo episodio è un atto gravissimo e intollerabile da parte della SLEM che non solo non ha ripsettato gli obblighi contrattuali , ha ignorato le reiterate sollecitazioni della rappresentante sindacale , ha offeso la dignità delle lavoratrici .

Il SIFUS di Basilicata si riserva di intraprendere ulteriori azioni sindacali di lotta e di protesta se non verrano presi immediati provvedimenti : la scuola non può reggersi sullo sfruttamento .Ora basta.

 

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