A BARAGIANO GIOVEDÌ L’INTITOLAZIONE DELLA GALLERIA CIVICA AL GIORNALISTA DINO SATRIANO
A SEGUIRE LO SPETTACOLO ‘ WELCOME TO AMERICA’

La galleria civica di Baragiano sarà intitolata a Dino Satriano, grande giornalista ed intellettuale.
La cerimonia è in programma giovedì 14 agosto, alle ore 19 nell’ambito del ricco programma ricco di eventi organizzato dall’amministrazione comunale.
Sarà l’occasione per ricordare l’illustre concittadino scomparso il 22 agosto del 2013. Dal 1958 al 1962 allievo del Collegio Medico-Giuridico, allora sotto l’egida della Scuola Normale Superiore, Satriano si è laureato in giurisprudenza, ma ha lasciato subito i codici per il giornalismo.
Ha cominciato la carriera nei quotidiani, poi l’ha continuata nei periodici, ha fatto l’inviato e lavorato in redazione, chiudendo da vicedirettore di “Oggi”, settimanale della Rizzoli. Ha scritto diversi libri, uno dei quali pubblicato anche in Finlandia.
Al termine della cerimonia di intitolazione, in piazza San Rocco, alle ore 20 e 30, ancora teatro con l’evento ‘ Welcome to America’ a cura di La Mandragola teatro.
Lo spettacolo prende spunto da Edmondo De Amicis, autore del celebre libro “Cuore”, che come corrispondente de “La Nazione”, scrisse vari diari di viaggio.
Chiamato in Argentina per tenere un ciclo di conferenze, si imbarcò da Genova, nel 1884, sul “Galileo”, uno dei tanti piroscafi che a fine ‘800 imbarcava quella “tonnellata umana” diretta nel Nuovo Mondo.
Questa umanità, sospesa tra due continenti, su un passato di stenti e un futuro incerto, offrirà braccia operose al sogno americano. Il testo , integrato da fonti storiche, atti processuali e inchieste giornalistiche, è il tema e la sostanza di ‘Welcome to America’.
Quattro attori e suggestive proiezioni multimediali portano in scena una storia antica sempre attuale, che parla di tenacia e di coraggio, di speranze e di sogni infranti.
Dal microcosmo della nave, miniatura di una società multietnica e stratificata, allo sbarco su Ellis Island, allo sfruttamento dei “nuovi schiavi”, all’incendio della Triangle Waist Company, la fabbrica di camicette bianche, nel quale persero la vita 146 operai: 23 uomini, 123 donne, di cui 38 italiane, fra queste Isabella e Maria Giuseppa Tortorelli, due sorelle di Armento in Basilicata, vittime di un evento che ispirò le leggi del Codice del Lavoro di tutti i Paesi del mondo.