Papa: “Il mondo rigetta la guerra, i leader non ignorino i deboli”

Continuiamo a pregare perchè si ponga fine alle guerre, l’80esimo anniversario dei bombardamenti a Hiroshima e Nagasaki ha risvegliato in tutto il mondo il doveroso rifiuto della guerra come via per la risoluzione dei conflitti, quanti prendono le decisoni tengano sempre presenti le loro responsabilità per le conseguenze delle loro scelte sulle popolazioni, non ignorino le necessità dei più deboli e il desiderio universale di pace”.
E’ l’appello di Papa Leone XIV all’Angelus.
“Affidiamo a Maria questo desiderio e questo impegno: ci aiuti Lei ad essere, in un mondo segnato da tante divisioni, ‘sentinelle’ di misericordia e di pace, come ci ha insegnato San Giovanni Paolo II e come ci hanno mostrato in modo così bello i giovani venuti a Roma per il Giubileo” dice papa Leone XIV ricordando il monito della Veglia di Preghiera per la XV Giornata Mondiale della Gioventù, del 19 agosto 2000, lanciato da san Giovanni Paolo II a pochi giorni dalla conclusione del Giubileo dei Giovani.
“Mi congratulo con l’Armenia e l’Azerbaijan che hanno raggiunto la firma della dichiarazione congiunta di pace, auspico che questo evento possa contribuire a una pace stabile e duratura nel Caucaso meridionale. Invece la situazione della popolazione di Haiti è sempre più disperata: si susseguono notizie di omicidi, violenze di ogni genere, tratta di esseri umani, esili forzati e sequestri.
Rivolgo un accorato appello a tutti i responsabili affinché tutti gli ostaggi siano liberati immediatamente e chiedo il sostegno concreto della comunità internazionale per creare le condizioni sociali e istituzionali che permettano agli haitiani di vivere in pace” dice papa Leone XIV all’Angelus di piazza San Pietro.
ANSA