Nomine senza merito, solo spartizione politica
"Istituzioni svuotate, fiducia tradita" – la denuncia delle opposizioni in Consiglio Regionale

Le opposizioni in Consiglio regionale della Basilicata prendono posizione contro quanto avvenuto durante l’elezione delle figure di garanzia.
“Assistiamo con amarezza a un metodo che ferisce le istituzioni e allontana i cittadini. In Aula è andata in scena una gestione arrogante del potere: la maggioranza ha eletto da sola il Difensore Civico e i Garanti regionali, senza alcun confronto, senza ascolto, senza rispetto per l’equilibrio che queste nomine dovrebbero garantire.”
Una rottura netta, dicono i gruppi consiliari d’opposizione, che porta a una sola conclusione: le figure di garanzia sono diventate terreno di spartizione politica, premiando l’appartenenza anziché il merito.
“Tre dei cinque eletti erano candidati non eletti nelle liste del Presidente Bardi. È un messaggio chiaro: conta di più chi si è schierato politicamente che chi ha le competenze.”
Ancora più sconcertante, secondo l’opposizione, è il fatto che sia stata eletta una garante per le persone con disabilità senza che l’osservatorio regionale si sia mai riunito.
“Si parla di garanzie, ma si pensa solo alle poltrone.”
Le opposizioni parlano apertamente di un presidente – Vito Bardi – che si è fatto garante non delle istituzioni, ma di una “lottizzazione senza precedenti”, che svuota di significato il ruolo del Consiglio regionale e umilia tante persone competenti che avevano dato la propria disponibilità.
“Le cariche come il Difensore Civico, il Garante dell’Infanzia, dei Detenuti e delle Persone con Disabilità dovrebbero rappresentare serietà, equilibrio e rispetto delle istituzioni. Invece sono diventate simbolo di gestione opaca e autoreferenziale.”
Le opposizioni lanciano un messaggio chiaro alla cittadinanza: ” Denunciamo un modo di fare politica che mortifica la Basilicata. Le istituzioni dovrebbero essere al servizio dei cittadini, non degli interessi di partito. La nostra regione merita ben altro.”