Senise: Capogruppo di maggioranza dichiara guerra alla democrazia: ‘La minoranza? Sterile e noiosa”

“Quando l’arroganza del potere supera ogni limite, non servono più nemmeno le mezze misure.
Il capogruppo della maggioranza in consiglio comunale ha appena firmato la sua dichiarazione di disprezzo per la democrazia, liquidando con un colpo di spugna gli interventi della minoranza come : “ascoltati con scarsa attenzione” e “sterili”.
Nel consiglio comunale tenutosi ieri è emersa in maniera netta l’arte di insultare l’intelligenza degli elettori, facciamo un applauso alla schiettezza: finalmente un esponente della maggioranza ammette quello che finora aveva solo lasciato intendere:
“Voi opposizione parlate, ma noi non vi ascoltiamo , ci annoiate”
È questa la sintesi perfetta di una politica che ha smesso di fingere di rispettare le regole.
Ma la domanda sorge spontanea: se gli interventi della minoranza sono così inutili, perché continuare a tenere le sedute del consiglio?
Tanto vale riunirsi in un bar, fare quello che vuole la maggioranza e poi comunicare i risultati con un post su Facebook. Tanto, a sentire il capogruppo , : il confronto è già morto.
Credo che bisogna valutare d’altro canto se la “sterilità” è solo negli occhi di chi guarda.
Cosa rende “sterile”un intervento? Il fatto che non piaccia alla maggioranza? Il fatto che metta in discussione le scelte di chi comanda?
O semplicemente il fatto che costringa i signori del potere a dover rispondere, spiegare, giustificare?
Perché, diciamocelo chiaro: se la minoranza è “sterile” allora la maggioranza è “sorda”.
Alla sordità si aggiunge l’arroganza istituzionale quando la carta che segna le regole comuni, lo Statuto Comunale, viene cambiata unilateralmente con un colpo di mano, senza alcun dialogo con la minoranza.
Vale la pena ricordare che lo Statuto è il documento che regola la vita dell’intero consiglio comunale e come tale qualunque cambiamento dovrebbe essere condiviso con chi quelle regole dovrà seguirle.
Una maggioranza che scrive da sola le regole della convivenza democratica è una maggioranza che non ha il senso della civiltà giuridica.
E una politica che non ascolta, che non discute, che non accetta il contraddittorio, non è democrazia.
È autocrazia travestita da procedura.
In tutti i casi Il messaggio che trapela è alquanto inquietante per i cittadini.
Il capogruppo, con la sua cantonata , ha involontariamente rivelato una verità scomoda: per chi governa, le vostre opinioni contano solo se vi allineate.
Se protestate, se criticate, se avanzate proposte alternative, siete solo un fastidio da ignorare.
Mi chiedo allora perché perdere tempo con le assemblee pubbliche? Perché fingere che il dibattito esista? Se la minoranza è ridotta a un rumore di fondo, allora tanto vale abolire il consiglio comunale e governare per
decreto.
Tanto, a quanto pare, nessuno sta davvero ascoltando.
Caro sindaco, se gli interventi della minoranza sono così sterili, forse è perché il terreno in cui vengono piantati è già avvelenato.
Forse è perché chi dovrebbe coltivarli, invece, li affoga nel disprezzo , sarebbe opportuno sostituire il capogruppo con una persona più idonea ed incline all’ascolto e alla democrazia”!!
Marco Fucci
Coordinamento Provinciale Fratelli d’Italia Potenza