Chiorazzo (BCC) alla Camera dei Deputati per la presentazione di “Rete Civica Solidale”

Lunedì 30 giugno, alle ore 14.30, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, il Vice Presidente del Consiglio regionale della Basilicata e Presidente del movimento politico Basilicata Casa Comune, Angelo Chiorazzo, insieme ad una delegazione di dirigenti del movimento, parteciperà alla conferenza stampa di presentazione della “Rete Civica Solidale”, un progetto politico condiviso da persone, movimenti civici territoriali e forze democratiche di centrosinistra, nato per dare una risposta concreta e coraggiosa alle sfide del nostro tempo.
Insieme a Chiorazzo interverranno Marco Tarquinio, eurodeputato del gruppo S&D, Paolo Ciani, deputato e segretario di Demos, Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, Alberto Felice De Toni, sindaco di Udine e presidente della Federazione Quadrifoglio, e Giuseppe Irace, segretario di PER – Persone e Comunità.
“La Rete Civica Solidale nasce – sottolinea Chiorazzo – per unire ciò che già nei territori lavora, amministra, si batte per la giustizia sociale, per i diritti, per la solidarietà e per una politica che sia davvero al servizio delle persone.
Vogliamo costruire uno spazio nuovo, aperto, dialogante, inclusivo, che sappia riconnettere le energie migliori del Paese, al di là degli schematismi partitici, e rimettere al centro il bene comune.”
L’iniziativa si inserisce nel solco del percorso avviato a Matera lo scorso maggio con l’incontro “Una Politica Giusta per l’Italia”, promosso da Basilicata Casa Comune e che ha visto la partecipazione del Sindaco di Milano Beppe Sala e del Prof. Andrea Riccardi, già Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione.
Un appuntamento che ha segnato la nascita di uno spazio politico centrista, riformista e moderato, proiettato verso la costruzione di un progetto nazionale capace di ricostruire una rappresentanza ampia e plurale nel campo del centrosinistra.
La conferenza stampa di lunedì rappresenta dunque un ulteriore passo verso la costituzione di un laboratorio politico nazionale, che metta in rete esperienze civiche e amministrative ispirate a una cultura democratica, progressista e solidale, in grado di offrire al Paese un’alternativa credibile, competente e coesa.