CRONACA

Basilicata: SIFUS denuncia il precariato nel nuovo progetto ASA per ex TIS e RMI

Parte nella nostra regione un nuovo progetto denominato ASA ( Area Servizi Agro – Ambientali) per i 888 ex TIS e ex RMI i quali diventeranno dipendenti del Consorzio di Bonifica di Basilicata.

Un primo passo importante, che il SIFUS Confali accoglie con apprezzamento, perché parliamo di persone che fino a ieri non avevano alcuna tutela né dignità contrattuale.

Ma la verità è che questi lavoratori diventano ora i nuovi precari, inseriti in un sistema che continua a definire il lavoro nella forestazione come stagionale, secondo quanto sottoscritto nel CCNL dalle sigle sindacali firmatarie : FAI- CISL , FLAI – CGIL e UILA- UIL .

Eppure lo sanno tutti: la manutenzione del territorio non è un’attività da svolgere “a stagione”, ma un lavoro continuativo, fondamentale per la tutela ambientale, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la sicurezza delle comunità.

Il SIFUS (Sindacato Fondato sull’Unità e la Stabilizzazione) è da tempo promotore di una vera battaglia per la stabilizzazione, e lo dimostra anche nelle sedi giudiziarie, con le cause già avviate presso il Tribunale di Matera.

Com’è noto, nel frattempo, Landini (CGIL) ha indetto un referendum contro il precariato, ma nei fatti sottoscrive il CCNL Idraulico-Forestale, che trasforma il tempo determinato in lavoro stagionale. Un controsenso evidente.

Chiedendoci il perché di tutto ciò , proviamo a darci anche anche qualche risposta :

I lavoratori agricoli ogni anno presentano entro il 30 marzo la domanda di indennità disoccupazione all’INPS ,tramite le federazioni sindacali , sulla quale viene effettuata in media una trattenuta sindacale tra € 100/150
che moltiplicata per 3200 – il numero attuale della platea dei lavoratori forestali – di certo rappresenta un bel bottino. Lascio a voi le giuste deduzioni.

Noi intanto – ribadisce Pina De Donato segr. regionale SIFUS – continuiamo a lottare per una sola cosa:
Stabilizzazione vera. Per tutti . Ora .

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