CRONACA

Cotrab, maxi-buco da 11 milioni: Bardi e altri 17 sotto accusa della Corte dei Conti

La procura della Corte dei Conti della Basilicata ha avviato le indagini su un presunto danno erariale legato alla gestione del trasporto pubblico locale, con un focus particolare sulla transazione finanziaria tra la Regione e il consorzio che gestisce il servizio dal 2009.

L’accusa si riferisce a un pagamento di oltre 10,6 milioni di euro riconosciuti dal governo regionale per risolvere un contenzioso, con l’obiettivo di evitare licenziamenti di massa e interruzioni del servizio. Al centro dell’inchiesta, 18 indagati, tra cui il presidente della Regione Vito Bardi e numerosi componenti della sua giunta.

Indagati il presidente Bardi e 17 tra assessori e dirigenti regionali

La lista degli indagati comprende il governatore Vito Bardi, l’assessore alla Sanità Cosimo Latronico (FdI), l’assessore alle Attività produttive Franco Cupparo (Fi), i consiglieri regionali Francesco Fanelli (Lega), Alessandro Galella (FdI), e Michele Casino (Misto), e gli ex assessori Donatella Merra (FdI) e Gerardina Sileo (Lega). L’indagine coinvolge anche alcuni dirigenti regionali, tra cui Michele Busciolano, ex capo di gabinetto e attuale direttore generale del Dipartimento ambiente della Regione, Alfonso Morvillo, direttore generale del Dipartimento programmazione e risorse finanziarie, e sei ex direttori generali del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti.

Il presunto danno erariale per la Regione: il caso degli interessi sui pagamenti in ritardo

L’indagine ruota attorno alla gestione dei pagamenti da parte della Regione per i servizi di trasporto resi dal consorzio. Il pubblico ministero contabile ipotizza che tra il 2009 e il 2019 vi sia stato un danno erariale dovuto al ritardo nei trasferimenti delle risorse necessarie a coprire i costi del servizio. La Corte dei Conti sostiene che l’amministrazione regionale avrebbe tardato, senza giustificazione, nell’effettuare i pagamenti, provocando un accumulo di interessi dovuti per il ritardo.

Nel 2022, un tribunale aveva stabilito che il calcolo degli interessi dovesse essere effettuato secondo le condizioni stabilite nei contratti stipulati nel 2008 tra la Regione e le province di Potenza e Matera, determinando un importo di circa 500.000 euro. Tuttavia, la giunta regionale di Bardi avrebbe poi deciso di riconoscere l’intero importo richiesto dal consorzio, pari a 11,1 milioni di euro, un importo ben più alto.

Le decisioni della giunta Bardi e le contestazioni del PM

Secondo l’accusa, la giunta Bardi avrebbe ignorato le determinazioni giuridiche in favore di una transazione economica svantaggiosa per la Regione. In particolare, il direttore generale del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti, Donato Arcieri, sarebbe stato coinvolto nel rifiuto di applicare le precedenti decisioni e nel proseguire con l’accordo proposto dal consorzio. Il pm Ilda Coluzzi ha sollevato una contestazione contro il dirigente Morvillo per non aver sollevato obiezioni durante il processo di pagamento.

Il caso ha suscitato l’attenzione della Guardia di Finanza, che ha avviato accertamenti in seguito alla pubblicazione di un articolo che riportava il contenzioso tra la Regione e il consorzio.

Il rischio di un danno erariale da oltre 10 milioni di euro

Il danno erariale contestato alla giunta regionale è significativo: 10.655.535 euro, importo che potrebbe essere addebitato al presidente Bardi, agli assessori coinvolti, e ai dirigenti regionali Busciolano e Morvillo. L’accusa sostiene che la giunta, sin dalle prime fasi della trattativa, avrebbe esclusivamente privilegiato le richieste del consorzio, decidendo unilateralmente di chiudere il contenzioso a condizioni economicamente più favorevoli per il consorzio, senza aver adeguatamente tutelato gli interessi pubblici.

Nei prossimi giorni, i principali indagati avranno la possibilità di presentare memorie difensive e chiedere di essere ascoltati. La Corte dei Conti dovrà poi decidere se procedere con la citazione a giudizio o archiviare le accuse.

Fonte:ilQuotidiano l’Altravoce Basilicata

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