COMUNICATI STAMPA
“Maratea e la Basilicata mete mondiali per il Turismo Religioso”

Potenza, 15 giugno 2025 – La Rete Mondiale del Turismo Religioso –
World Religious Tourism Network www.tourismandsocietytt.com/red-mundial-turismo-religioso, della quale Pilar Valdés Arroyo è General Manager e Edit Székely è Direttrice per l’Europa, presente in 18 Paesi, è nata con lo scopo di promuovere il turismo e la cultura religiosa in diverse Regioni e Paesi come mezzo di dialogo interreligioso e interculturale, sviluppo territoriale e rafforzamento del patrimonio spirituale.
La Rete Mondiale del Turismo Religioso ha nominato Biagio Maimone, giornalista e comunicatore originario di Maratea, cittadella della Basilicata, Coordinatore Nazionale per l’Italia.
Maimone, Direttore dell’Ufficio stampa dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo”, il cui Presidente è Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, già segretario personale di Sua Santità Papa Francesco, ha promosso l’iniziativa “Area Sud della Basilicata patrimonio mondiale dell’umanità“, che ha ottenuto il sostegno del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, dell’ex Ministro della Cultura Sangiuliano, del Ministro Alberta Casellati, del Presidente del Senato Ignazio La Russa, del Ministro del Turismo Daniele Santanchè e del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e della Regione Liguria.
Maimone ha definito Maratea “la Cittadella Verde” per il suo rigoglioso paesaggio naturalistico, che custodisce nelle sue 44 Chiese il senso sacro della vita, che si manifesta nella fervida religiosità espressa dai suoi cittadini .
Tale marcata religiosità è evidenziata anche dalla statua del Cristo Redentore, molto elevata, posta sulla cima di un suo monte caratteristico, che volge il suo sguardo verso la Basilica di San Biagio, in cui sono custodite, con cura, le reliquie del Santo Patrono della Città, che è San Biagio.
Maratea per le sue caratteristiche può essere meta privilegiata di un turismo religioso che coniuga il senso sacro della vita all’amore per la natura, curata, da sempre, con tenerezza e affetto, dai suoi abitanti.
La natura è amata e custodita dai cittadini di Maratea per essere considerata espressione della bellezza spirituale che viene donata all’uomo da Dio perché la faccia risplendere con le sue mani premurose perché possa generare i suoi frutti imperituri.
Così è per il verde, i fiori, le acque, le valli, le montagne della città di Maratea, che esprimono con il loro splendore incontaminato, l’armonia del creato scaturente da un dono divino.
Quale luogo, più di Maratea, può essere meta esemplare di un turismo che riscatta il senso sacro della vita, come fa il turismo religioso ?
Maimone è convinto che l’intera Regione Basilicata, oltre ad essere ricca di petrolio, di gas naturale, di acqua e, nel contempo, di natura rigogliosa, di tradizione, di cultura e di bellezza paesaggistica, è ricca di cultura religiosa e può diventare metà di un turismo religioso senza pari.
Trascurata, sconosciuta, la Basilicata tuttavia possiede, secondo Maimone, un suo fascino particolare, che si manifesta nei paesaggi, nelle infinite chiese, nei piccoli borghi, nelle meravigliose vallate incontaminate, in cui abitano contadini dediti al pascolo, da cui traggono sostegno ed economia. La storia e la tradizione della Basilicata sono poco note per essere una Regione in cui regna il silenzio, una terra che tace la propria ricchezza e che, per tale motivo, cerca nella spiritualità la sua vera anima.
La Basilicata è un percorso religioso a cielo aperto tra paesini incastonati nelle montagne, che con le loro Chiese colme di preghiere e di fede genuina, manifestano la propria tenera spiritualità, tutta da scoprire e da vivere intensamente .
Gesù si può dire che sia passato da questa Regione, che ha segnato percorsi spirituali nei suoi sentieri, nei quali la gente si raccoglie in preghiera e ascolta, nel contempo, l’armonia della natura.
Canterina ed allegra per quanto attiene le sue vallate percorse da ruscelli veloci e borbottanti la melodia della natura, che mai sembra appassire, ma sempre rifulgere di luce e verde, non sfiorato dal passare delle stagioni, la Basilicata potrebbe rendere molto sul piano del turismo religioso.
Occorre tenere in considerazione anche il patrimonio costituito dalle sue acque abbondanti, che sicuramente non saranno soggette a siccità proprio in quanto incastonate dentro vallate rigogliose e tali da proteggere il loro fluire veloce e fulgido. Potrebbe tale patrimonio acquatico costituire un ottimo serbatoio per quelle zone, sia del Sud, sia del Nord, che incominciano a conoscere la siccità per la loro conformazione naturalistica. La conformazione naturalistica della Regione Basilicata, invece, è tale da rendere ottimizzabile il patrimonio delle acque e del verde.
La cultura green della regione deve essere valorizzata per porla a disposizione di altre Regioni che possono subire i danni causati dal deterioramento dell’ecosistema. Il turismo religioso può contribuire alla conoscenza delle caratteristiche proprie di questa Regione, che pochi , in realtà , conoscono.
Far vivere in Basilicata il turismo religioso consente di godere della purezza delle acque, della natura, delle vallate, degli alberi sempre verdi, che sono mezzi green e spirituali per rigenerare il corpo e lo spirito in un universo sempre più inquinato e, perciò, ammalato. Occorre far scoprire agli italiani e ai turisti del mondo intero la Basilicata, che, per le sue doti naturali ed ambientali, si distingue da ogni altra Regione italiana.
La Basilicata rappresenta, secondo Maimone, una Regione in cui far vivere il bello, il buono, il salutare, il verde della natura bucolica, ossia un turismo religioso, un turismo dell’anima alternativo ad altre forme di turismo, più caotiche e frenetiche, meno attente alla salute dei turisti.
La missione della Rete è, inoltre, promuovere il rispetto delle diversità religiose e contribuire allo sviluppo sostenibile di luoghi in cui si svolgono esperienze spirituali e religiose.
Il turismo religioso e spirituale è un ponte che favorisce il dialogo tra culture e credenze diverse al fine di promuovere l’unità tra le persone e la valorizzazione delle differenze.La Rete si impegna per diffondere i principi della sostenibilità, dell’etica e del rispetto, affermandosi come strumento essenziale per un turismo più inclusivo, arricchente e responsabile.
Biagio Maimone, il quale ha una vasta esperienza nell’ambito della comunicazione, della cultura e dell’impegno sociale, è ampiamente riconosciuto per il suo lavoro nei media, per i suoi progetti umanitari e per i suoi eventi di ispirazione religiosa e sociale. La sua nomina reca con sé non solo una conoscenza del settore, ma anche una sensibilità profondamente allineata ai valori della Rete Mondiale del Turismo Religioso.
Biagio Maimone ha ricoperto incarichi in diverse organizzazioni che promuovono la solidarietà, la cultura e la spiritualità.
Nei prossimi mesi darà vita all’Associazione “Progetto di Vita e Umanità“, che pone la comunicazione al servizio degli ultimi e degli indifesi.
Ha scritto il testo “La comunicazione creativa per lo sviluppo socio-umanitario”, con cui ha posto in luce l’importanza vitale della parola, capace di creare relazioni vitali, se usata facendo appello alle corde del cuore umano, e di sanare quelle lacerazioni che arrestano lo sviluppo umano.
Egli esorta, pertanto, a prediligere e a trasmettere la parola amabile, creativa di quel dialogo che fa vivere le differenze in uno spazio senza confini in cui domina la bellezza spirituale, che a tutti riconosce lo splendore della propria dignità umana.
Il libro ha ottenuto la Benedizione Apostolica di Sua Santità Papa Francesco, nonché l’apprezzamento del Segretario di Stato della Santa Sede, il Cardinale Pietro Parolin,
La Rete Mondiale del Turismo Religioso ha particolarmente apprezzato il suo impegno volto a diffondere il messaggio spirituale, nonché la sua capacità di tradurlo in proposte concrete che abbiano un impatto sulla realtà.
La sua visione del turismo religioso come strumento di dialogo interculturale è pienamente in linea con gli obiettivi della Rete, che tendono a rivitalizzare le mete del pellegrinaggio e a promuovere un turismo consapevole, sostenibile e profondamente spirituale.
Citiamo le parole del nuovo Coordinatore Nazionale Biagio Maimone, inerenti l’incarico e le sue finalità: “Accetto questa nuova sfida con onore, con il profondo desiderio di contribuire a creare una Rete che guardi all’anima dei popoli, alle loro radici spirituali e alla possibilità di costruire ponti di fratellanza.
Solidarietà, Sostenibilità e Spiritualità: è questa la trilogia del futuro dell’umanità.
L’Italia è una nazione che pone in evidenza la sua religiosità mediante innumerevoli chiese, monumenti, cattedrali, percorsi spirituali,processioni e ricorrenze, presenti in ogni regione e in ogni paese, anche di piccole dimensioni.
L’Italia è una nazione che richiama milioni di turisti per le sue bellezze, per la sua storia, per la sua religiosità espressa ovunque.
Le nostre chiese, gli affreschi, le sculture ed ogni altra opera, a cui i nostri artisti hanno dato vita, da sempre, sono espressione di un vigoroso sentimento di fede diffuso nella popolazione.
Anche le opere letterarie di eminenti scrittori come Manzoni sono testimonianza di profonda fede cristiana
Le nostre città irradiano una cultura religiosa forte e vigorosa e, per tale motivazione, l’Italia costituisce un baluardo prezioso per la diffusione del turismo religioso che può accedere ai preziosi tesori che la fede cristiana ha disseminato nei suoi territori.
Possiamo definire il turismo religioso con il termine “Turismo dell’Anima”, in quanto veicola la cultura della bellezza, dello spirito e dei valori profondamente morali ed estetici nel contempo.
Pertanto l’Italia è il Paese che più di tutti gli altri può sviluppare il turismo religioso per essere espressione della cultura della bellezza artistica che esprime i valori depositati nell’animo umano, che si collegano ai valori espressamente spirituali della fede cristiana.
Favorire questa forma di turismo significa avvicinarsi alla bellezza che Dio ci ha regalato, che manifesta la sua presenza e la sua impronta sulla terra, in quanto essa consente l’incontro con la spiritualità di coloro che ad esso partecipano.
San Francesco nel “Laudato Si” poneva in luce l’incontro con la natura come momento altamente spirituale in quanto capace di cogliere in essa la presenza di Dio.
Il turismo religioso non può che essere il turismo che genera la pace e la fratellanza umana, il dialogo che instaura relazioni profonde, molto autentiche in quanto pervase dal senso della spiritualità e dell’amore fraterno.
Ed inoltre stimola la preghiera come momento di riflessione, di meditazione, come momento che favorisce l’incontro con Dio.
Il turismo religioso promuove l’incontro con Dio e ci fa tendere le mani verso il cielo osservando i luoghi in cui si respira la sua presenza.
È incontrare Dio attraverso ciò che lo rappresenta, ossia le Chiese, le strade, i monumenti da cui sgorga
quell’ energia spirituale che pacifica gli animi.
Il turismo religioso non è solo un viaggio fisico, ma anche un viaggio interiore che ci collega alla parte più autentica della nostra umanità. È più di una vacanza, è una ricerca spirituale, è l’intento di camminare su un percorso che ci conduce dentro la nostra anima. Il turismo religioso o spirituale ci fa immergere dentro la nostra essenza, è come una preghiera in movimento, che ci fa conoscere luoghi in cui si respira la fede.
Si provano sensazioni indescrivibili, i cui colori e la cui intensità ci conducono alle origini del nostro esistere.
Storia, cultura, tradizioni, fede, preghiera, arte e spirito trovano la loro sintesi magnifica nel turismo religioso”.
Con la designazione di Biagio Maimone a Coordinatore Nazionale per l’Italia la nostra nazione si qualifica come uno degli hub strategici per lo sviluppo europeo all’interno della Rete Mondiale del Turismo Religioso.
Maimone Biagio guiderà lo sviluppo di partnership con enti religiosi, governativi e turistici per migliorare gli itinerari di pellegrinaggio, promuovere festival culturali e generare sinergie che arricchiscano sia i visitatori, sia le comunità locali.
