CRONACA

Senise, un grazie che viene dal cuore: la gratitudine di Rocco Spaltro al Dott. Delfino e al reparto di Nefrologia di Chiaromonte

Ci sono parole che nascono dal cuore e che non possono restare in silenzio.

Così ha fatto Rocco Spaltro, cittadino di Senise, che ha voluto affidare a una lettera la sua profonda riconoscenza verso chi, lungo un percorso difficile e delicato, non lo ha mai lasciato solo.

Una gratitudine sincera rivolta al Dott. Francesco Delfino e a tutto il reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Chiaromonte, che lo ha seguito con competenza e umanità fino al traguardo tanto atteso: il trapianto , avvenuto lo scorso 30 maggio al Policlinico di Bari.

“Desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a Lei e a tutto il reparto di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale di Chiaromonte – scrive Spaltro – per l’altissima qualità dell’assistenza e delle cure che quotidianamente offrite a chi si affida al vostro servizio.”

Parole semplici ma dense di significato, che raccontano molto più di una buona esperienza sanitaria: raccontano un legame umano costruito nel tempo, fatto di ascolto, rispetto e vicinanza.

Perché quando si convive con una malattia cronica e si affronta il lungo cammino della dialisi, il rapporto con medici, infermieri e operatori diventa qualcosa di profondo. È una presenza costante che dà forza, che aiuta a tenere duro anche nei momenti più difficili.

Spaltro sottolinea quanto professionalità, umanità e dedizione siano le vere colonne di questo reparto, che diventa così non solo un luogo di cura, ma anche di conforto. Dove ogni gesto, ogni parola gentile, ogni sorriso, diventa parte della terapia.

Un ringraziamento particolare va anche a tutto il personale infermieristico e ausiliario, che con impegno e sensibilità contribuisce a fare della struttura un punto di riferimento per l’intera comunità.

E un pensiero di riconoscenza è rivolto anche all’Assessore alla Sanità Cosimo Latronico, per la vicinanza e l’impegno nel sostenere un presidio così prezioso per il territorio.

Ma c’è un’altra parte fondamentale in questa storia: la donazione degli organi.

È grazie a un gesto di immenso altruismo, probabilmente anonimo, che Rocco oggi può guardare al futuro con occhi nuovi. Un dono che ha il valore più alto: quello della vita.

Il suo trapianto è anche il frutto della generosità di chi, in un momento di dolore, ha scelto di trasformarlo in speranza per qualcun altro.

«Donare un organo è un atto d’amore che supera il tempo – sottolinea Spaltro – e vorrei che la mia storia fosse anche un invito a riflettere su quanto sia importante dire “sì” alla donazione.

Perché quel sì può cambiare radicalmente la vita di chi, come me, aspetta.»

Con stima e riconoscenza“, conclude la sua lettera.

Due parole leggere, ma cariche di significato, che ci ricordano quanto sia potente un gesto di gratitudine. Perché la sanità, quando è fatta con il cuore, è molto più di un servizio: è una rete di umanità che unisce chi cura, chi sostiene… e chi, con un gesto silenzioso ma eterno, regala una nuova possibilità di vivere.

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