La Basilicata agricola si racconta al WMF
Si è conclusa a Bologna l’edizione 2025 della Fiera Internazionale, alla quale la Regione ha partecipato con una collettiva. L'assessore Cicala: "Sono state selezionate una serie di esperienze, realtà produttive che hanno portato innovazione nel comparto".

Si è conclusa a Bologna l’edizione 2025 del Wmf (4-6 giugno) – Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione e il Digitale – alla quale la Regione Basilicata ha partecipato con una collettiva organizzata dalla Direzione generale Politiche Agricole.
All’interno dello stand regionale sono state presentate numerose esperienze di innovazione nel settore agroalimentare.
Le protagoniste sono state realtà produttive del comparto agricolo, imprese, associazioni e soggetti istituzionali che, a vario titolo, hanno avviato percorsi di innovazione nel settore.
Tra le esperienze presentate, Girasole Srl di Grassano ha mostrato una soluzione tecnologica che integra sensori IoT a una piattaforma cloud, combinando dati meteo e satellitari per prevedere le avversità colturali e contribuire alla prevenzione del rischio.
Un gruppo di aziende agricole e tecnici, appartenenti alla Comunità Slow Food per la Tutela della Biodiversità Cerealicola del Materano, ha illustrato un progetto di recupero della produzione cerealicola, con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità ambientale attraverso la coltivazione biologica del cosiddetto Meb, una popolazione evolutiva di grano duro composta da semi che generano piante con caratteristiche differenti, capaci di adattarsi meglio ai cambiamenti climatici.
Questo sistema naturale di resilienza è stato denominato “Bosco dei Frumenti”.
Casalbioplant di Palazzo San Gervasio ha partecipato con un progetto che unisce la produzione integrata di ortaggi all’allevamento ittico, secondo la tecnica dell’acquaponica, e il recupero di antiche varietà di cereali per la realizzazione di pasta e prodotti da forno a chilometro zero.
NutriPlant S.r.l. di Lavello ha proposto una gamma articolata di soluzioni tecniche, affidabili ed efficaci, per la protezione e nutrizione delle diverse colture agricole.
Il Crea – Centro di Ricerca Agricoltura e Economia Agraria – Politiche Bioeconomia per la Basilicata ha presentato una selezione di progetti di respiro internazionale, focalizzati su piante officinali, agroecologia e attività formative legate alla scuola di caseificazione.
Officinae di Matera ha illustrato il progetto “Valore Sostenibile”, un indice innovativo che misura l’impatto positivo generato da prodotti, servizi e processi in quattro ambiti: ambientale, economico, sociale e innovazione digitale.
Certificato secondo le norme ISO, questo indice va oltre i tradizionali parametri ESG, integrando elementi digitali e tecnologici e aiutando le aziende a generare valore concreto e misurabile.
Infine, Applica Srl di Matera, azienda attiva nel settore dell’Information Technology, ha presentato un sistema di computer vision per il rilevamento automatico dei tempi di impollinazione dei fiori di Actinidia.
“Abbiamo selezionato una serie di esperienze innovative nel settore agricolo – ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Carmine Cicala – nella convinzione che il confronto in una vetrina internazionale con innovatori provenienti da ogni parte d’Europa possa produrre una maggiore consapevolezza tra i protagonisti del settore agricolo, creando un connubio virtuoso tra passato e futuro, e aprendo nuove prospettive per un’agricoltura sostenibile e consapevole”.