Torna il Festival della Fotografia italiana
In casentino 42 mostre,al centro esposizione su arte e immagine

Quarantadue mostre, dodici sedi espositive diffuse nel cuore del Casentino (Arezzo), oltre cento autori in dialogo e un calendario di incontri, talk, letture portfolio e workshop: il Festival della Fotografia italiana torna dal 13 giugno al 21 settembre con una proposta culturale ancora più articolata, tema ‘Il potere dell’Immaginazione’.
A partire da Bibbiena, la rassegna si estende a Poppi e a Pratovecchio Stia.
La manifestazione, spiega la Federazione italiana associazioni fotografiche (Fiaf) che la promuove, “si conferma come l’unico appuntamento nazionale interamente dedicato al nostro patrimonio fotografico, in linea con la missione che da 75 anni anima la federazione”.
“Cuore pulsante” è al Cifa – Centro italiano della fotografia d’autore di Bibbiena, dove Denis Curti cura ‘Arte e Fotografia.
Zero effetti collaterali’, progetto espositivo che mira a ridefinire il rapporto tra arte e immagine: cinquanta autori – storici e contemporanei – mostrano come il medium fotografico possa farsi materia concettuale, poesia visiva, gesto politico.
Alcuni provengono dal mondo dell’arte e usano la fotografia per esprimere visioni personali, intime, politiche.
Altri, fotografi di formazione, si sono allontanati dalla narrazione classica per cercare forme più concettuali, evocative, aperte”.
Tra gli autori protagonisti Gino De Dominicis, Renato Mambor, Paola Di Bello, Moira Ricci, Slvio Wolf, Mario Cresci, Maurizio Galimberti, Davide Mosconi, Ugo Mulas e Ettore Sottsass.
Accanto alla mostra centrale una serie di personali firmate da protagonisti della fotografia contemporanea tra cui Guia Besana, Ivano Bolondi, Luigi Erba, Maurizio Galimberti, Roberto Kusterle, Antonella Monzoni, Paolo Ventura, Paolo Verzone e Raoul Iacometti “chiamati a reinventare il reale attraverso percorsi narrativi e sperimentazioni formali, offrendo prospettive complementari su come l’immaginazione si traduce in immagine”.
A completare il programma iniziative legate al sostegno ai giovani talenti – con la call ‘Nuovi Sguardi’ -, all’editoria fotografica – con il premio Mariæ Nivis 1567, dedicato ai migliori libri fotografici pubblicati da gennaio 2024 – e al radicamento nel territorio. “Ciò che proponiamo è un un grande contenitore capace di tenere insieme linguaggi, generazioni e approcci diversi – spiega Roberto Rossi, direttore artistico del Festival -.
Dai maestri della fotografia italiana ai giovani fotografi e agli studenti delle scuole, dall’editoria d’autore alle fanzine, dai progetti di committenza alle masterclass residenziali, vogliamo costruire uno spazio autentico per la cultura dell’immagine nel nostro Paese, un luogo vivo, capace di generare confronto e crescita”.