CULTURA E EVENTI

Vasco, celebro la vita con la musica in questi tempi oscuri

A Torino la prima data ufficiale del nuovo tour negli stadi

Tutte le vite di Vasco, ma proprio tutte, in musica, nella scaletta di un concerto potente e da ascoltare tra musica e parole per celebrare la vita in ogni possibile declinazione.

E’ anche un Vasco che prova a mischiare le carte sul tavolo, e sul palco, quello che questa sera, a Torino, ha inaugurato ufficialmente il ‘Vasco Live Duemilaventicinque’, che lo porterà in 6 città, per un totale di 12 concerti.

“Questo è lo spettacolo più potente del mondo – ha detto Vasco – con un concept dedicato alla celebrazione della vita in tutte le sue forme, in tutte le sue dimensioni, in tutte le sue espressioni”.

Vasco si riappropria delle sue canzoni, ancora una volta, a cominciare da ‘Vita spericolata’ che da fuoco alle polveri allo Stadio Olimpico di Torino e inaugura la scaletta per la prima volta in assoluto. Inno generazionale, per tante generazioni, tutte davanti al palco.

“Ho scelto di iniziare i concerti con ‘Vita spericolata’ – ha commentato ancora il Blasco – che è proprio il mio inno alla vita e la canzone più fraintesa della storia. Celebra la vita vissuta intensamente, con entusiasmo, con forza.

E’ una canzone che voglio riprendere nel senso che aveva. Parlo dei rischi che si prendono per essere, per diventare quello che siamo.

Oggi siamo tutti una vita spericolata”.

Un inno alla vita, rischio compreso. Non per autodistruzione ma per raggiungere un sogno, un obiettivo. Lo diceva Nietzsche e lo sa bene anche Vasco

Le canzoni che seguono sono un racconto di tanti anni di carriera e di vita. Da ‘Sono innocente’, ‘Manifesto futurista’ e ‘Un gran bel film’, fino all’immancabile chiusura di ‘Albachiara’, passando per tante altre e un totale di 25 titoli in scaletta. Canzoni in tutta la loro potenza e “arrangiamenti che sulle ballads diventano sontuosi”, parola di Vince Pastano.

Tutte le canzoni parlano di vita che pulsa: ‘Valium’ tra provocazione e feroce ironia, ‘Vivere’ e l’istinto primordiale alla vita. ‘Gli spari sopra’ è sul mondo che non si migliora e sempre drammaticamente attuale.

Non mancano nemmeno le chicche come ‘Quante volte’ e un’altra pietra miliare della carriera vaschiana, scritta nel 1976: ‘E il tempo crea eroi’, attuale e rivisita in chiave grunge.

Profondità e leggerezza, per raccontare la vita secondo Vasco. “Le mie canzoni dicono tutto – ha detto ancora il rocker di Zocca – e spiegano quello che penso, da che parte sto. Chi ascolta le mie canzoni lo capisce. Quando parlo magari vengo frainteso o strumentalizzato, quindi ho deciso di parlare sempre meno”.

Nel 2022, sempre a Torino, Vasco aveva portato sul palco, per un appello alla pace, anche Don Luigi Ciotti, suo storico amico e presente anche questa sera allo stadio. Il tema di questo nuovo tour è però allargato alla celebrazione della vita in tutte le sue sfumature, tra rock e dintorni.

“Questa sera – ha detto don Ciotti prima del concerto – in tribuna ci sono anche tanti ragazzi con storie complesse, difficili, che ce la mettono tutta e che sono sempre accolti ai concerti di Vasco, la cui musica attraversa generazioni di persone. Spero che questa sera Vasco usi la bandiera della pace”.

“La pace – ha detto Vasco – è qualcosa che dobbiamo cercare dentro di noi. Ci sono odii che vengono fomentati. Sembra che le cose più importanti ormai siano il potere, il profitto, la violenza, mentre l’importanza della vita è sempre meno considerata”.

Dopo Torino (31 maggio e primo giugno), il tour proseguirà il 5 e 6 giugno a Firenze (Visarno Arena), l’11 e 12 a Bologna (Stadio Dall’Ara), il 16 e 17 a Napoli (Stadio Diego Armando Maradona), il 21 e 22 a Messina (Stadio San Filippo), per concludersi con il doppio appuntamento del 27 e 28 giugno a Roma (Stadio Olimpico). Dato fisso, il sold out ovunque.

ANSA

Pulsante per tornare all'inizio