Referendum: Ferrone (Pd), Cinque sì per una società più giusta

“Ad una settimana dal voto per i referendum anche in Basilicata si registra una scarsa attenzione e un livello di informazione molto basso soprattutto su tematiche che riguardano la vita delle persone come lavoro e cittadinanza. E’ anche questo l’effetto della campagna del Governo e del centrodestra per disertare il voto perché hanno paura che i cittadini e le cittadine affermino con la partecipazione al voto il proprio diritto pieno al lavoro e alla cittadinanza”. A sostenerlo è Carmine Ferrone (Pd), consigliere provinciale ed assessore comunale a Bella, con un appello a “sostenere con forza questa che è soprattutto una battaglia per i diritti: contro la precarietà, per un lavoro più sicuro, per una cittadinanza piena”.
“I quesiti referendari in materia di lavoro – aggiunge – hanno un significato particolare per quanto accade nella nostra regione e nel Sud. I dati sul lavoro precario e sul lavoro povero sono sufficienti a dimostrarlo. Per questo esprimere 5 sì convinti è un forte atto di democrazia per dire basta alla precarietà, per impedire i licenziamenti illegittimi, per garantire maggiore sicurezza sul lavoro – in un Paese dove ogni giorno muoiono a lavoro ancora tre persone con la Basilicata in “zona rossa” per morti ed incidenti sul lavoro –, e per ridurre drasticamente l’abuso dei contratti a termine. E poi chi nasce o cresce in Italia deve vedersi riconosciuto questo diritto. Il Paese apra gli occhi perché nelle nostre scuole ci sono bambine e bambini che hanno tutti gli stessi diritti. Cinque sì per una società più giusta. Cinque sì per nuovi diritti in ambito lavorativo e di cittadinanza”.