COMUNICATI STAMPA

Festa della Repubblica, Fondazione Aidr: la tutela dei dati digitali è un diritto costituzionale

Massima solidarietà a Giorgia Meloni e alla sua famiglia,Nicastri, presidente Aidr: sui social si gioca oggi una delle sfide più importanti per la democrazia. Servono responsabilità, regole chiare e sanzioni efficaci per chi viola la dignità delle persone

Roma, 1° giugno – In occasione della Festa della Repubblica, la Fondazione Italian Digital Revolution (AIDR) esprime piena solidarietà al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per il grave episodio di esposizione mediatica che ha coinvolto la figlia. Un accaduto inaccettabile, che richiama l’attenzione delle istituzioni e della società civile sulla necessità di un intervento urgente contro l’abuso degli strumenti digitali.

“I social network – dichiara Mauro Nicastri, presidente della Fondazione Aidr – sono oggi uno dei principali campi di confronto tra chi li utilizza per diffondere odio e chi, come noi, promuove un uso consapevole del digitale, la sicurezza dei dati, la protezione dei minori e l’educazione civica online. La violenza digitale, specie quando colpisce i più giovani, è un’emergenza che richiede risposte decise e coraggiose”.

L’attuale normativa – come il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) – stabilisce principi generali in tema di sicurezza, ma non prevede sanzioni efficaci in caso di violazioni. Una lacuna che lascia spazio a comportamenti irresponsabili e lesivi della dignità individuale.

Per questo AIDR rilancia la proposta di istituire un’Agenzia del Dato o di conferire a Sogei – leader nella gestione dei dati strategici nazionali – un ruolo indipendente, dotato di poteri ispettivi e sanzionatori. Una struttura in grado di raccogliere, analizzare e proteggere le informazioni digitali nel rispetto dei diritti fondamentali e in coerenza con il Regolamento Europeo per la protezione dei dati (GDPR).

“La tutela dei dati digitali – conclude Nicastri – non può restare un principio astratto. Deve tradursi in responsabilità concrete, a partire dalla formazione dei dipendenti pubblici e da un sistema di controlli realmente efficace. Solo così potremo costruire una cultura digitale fondata su legalità, trasparenza e democrazia”.

La Fondazione AIDR conferma il proprio impegno nel promuovere un uso etico e consapevole del digitale in tutti gli ambiti: dalla scuola alla sanità, dalla pubblica amministrazione alla cultura. Perché la tecnologia sia sempre al servizio delle persone e mai uno strumento di violenza.

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